Tomassone-Pd: “Si al Parco nazionale Matese, stop alle trivellazione. Urgente un piano energetico e ambientale”

Calati i riflettori sulla questione biomasse, diradati i fumi, il Responsabile Energia Pd Molise, Antonio Tomassone, tira le somme su quanto accaduto in Matese. “Culla naturalistica dell’Appennino meridionale, ripopolato da alcuni decenni anche dai lupi, teatro di storia dai sanniti ai romani, da Annibale ai briganti ai partigiani, il Matese è stato sempre un luogo cruciale per la storia molisana. Giusta l’attenzione ricevuta, giusto tutelarlo fino in fondo, fondamentale quindi anche il Parco Nazionale del Matese”.
Anche il protocollo di Kyoto nacque da un grande attivismo popolare ma anche scientifico, evidenza Antonio Tomassone, responsabile energia del PD Molise, “perciò non bisogna fermarsi al relativismo culturale, come ha detto di recente il prof. Nanni Piacentini, scienziato molisano di fama mondiale, in un intervento su alcune testate molisane circa la questione biomasse. L’Europa e l’Italia ci chiedono di essere green, la riduzione dell’uso dei combustibili fossili si può superare solo attraverso l’utilizzo delle fonti energetiche rinnovabili ed un cambiamento dei comportamenti nei consumi”.

Continua Tomassone: “Gli obiettivi fissati dalla UE con Energy Roadmap 2050 spingono in questa direzione, e considerano anche le biomasse quali fonti energetiche importanti per il raggiungimento dei traguardi di riduzione dei gas serra. È bene capire come sfruttare al meglio, in maniera sostenibile, le biomasse, che rappresentano inoltre una grande opportunità per l’agricoltura e l’ambiente, efficientando il processo produttivo, generando redditualità e valorizzando i sottoprodotti. Si conoscono i rischi dell’impiego delle diverse fonti di energia, e per questo, come già ho detto a marzo, è ora che la Regione dia vita una seria e rapida discussione in materia energetico-ambientale che serva a migliorare la governance a livello regionale, attraverso strumenti di programmazione seria, efficaci ed efficienti, tarati sul territorio, collegati ad un monitoraggio dei procedimenti e degli iter autorizzativi, attivando una piattaforma informativa capace di coinvolgere tutti gli stakeholder. Restare in un limbo normativo e giustificare il cd nimby non aiuta, anzi ha un effetto contrario. Per questo va nella giusta direzione la proposta di legge a firma di Facciolla e Petraroia, del luglio scorso, ma che funga da vero propulsore al piano energetico”.
Tomassone si augura che la Regione, con tutti i soggetti coinvolti, “si attivi subito per trovare una soluzione per creare uno strumento (Piano Energetico) capace non solo di tutelare il territorio, ma anche di rilanciare una parte dell’economia locale legata al settore energetico, cruciale in questo momento di crisi che sta colpendo i nostri territori. Noi del Pd vogliamo aiutare l’amministrazione regionale in questa direzione”.

Infine, il responsabile Energia del PD Molise, si esprime a difesa dei mari e delle coste italiane per un “No alle Trivelle. Il governo si esprima piuttosto sull’eolico off-shore e blocchi le trivellazioni. Lo Sblocca Italia doveva aprire nuove e significative prospettive di sviluppo per le fonti rinnovabili, non incentivare l’uso degli idrocarburi, soprattutto nei mari e lungo le coste italiane. Infatti le stime del Ministero dello Sviluppo Economico ci dicono che le riserve di petrolio presenti nei fondali marini italiani coprirebbero il fabbisogno nazionale per sole 7 settimane, appurato inoltre il fatto che le royalties conferite dalle compagnie petrolifere sono bassissime, a fronte di rischi ambientali altissimi per l’intero Mediterraneo”.  Quindi, Tomassone esprime un no secco alle trivellazioni che si di trasformarsi in un “si a fonti rinnovabili come l’eolico off-shore. Il quale attraverso un piano nazionale per l’individuazione delle zone più adatte, può contribuire a quel mix di produzione pulita, che a partire proprio dalle rinnovabili, ha contribuito nel 2013 in Italia al 33% dei consumi complessivi, attraverso un mix di fonti diverse e un sistema sempre più distribuito. Continuare in questa crescita è possibile sia nell’interesse dell’Italia sia dell’ambiente, per fermare i cambiamenti climatici”.

Il responsabile del PD rimarca inoltre l’importanza di una strategia integrata tra sviluppo energetico ed ambiente, come la proposta per l’istituzione di una legge regionale contro il consumo di suolo, sulla scia di quella recentemente approvata dalla Toscana, che regolamenti le infrastrutture e ponga un argine serio agli abusi sul territorio. Infine Tomassone auspica che anche la Regione Molise, come hanno fatto già le vicine Abruzzo e Puglia, prenda una seria posizione contro le trivellazioni, raccogliendo il documento proposto dalla segreteria del Pd e dal Presidente Frattura.

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