Con le ultime partite in programma, il tennis s’è fatto adesso di livello internazionale sui campi in terra rossa dell’A.T. Campobasso e di Open, questo torneo, ha mantenuto solo il nome. Di fatto, le traiettorie e la velocità di palla ricordano adesso tornei di livello superiore che Campobasso, peraltro, ha conosciuto più di dieci anni orsono.
Hanno fatto il loro ingresso in campo Campana (1604 ATP), Dragoni (1850 del mondo) ed altri top players che hanno impreziosito il lavoro egregio svolto dal Patron Morrone e da Gianluca De Lucrezia, direttore della kermesse. Sono loro gli artefici di questo déjà vu di tennis di qualità eccelsa.
Le giocate del quarto Open “Città di Campobasso”, da cinquemila euro di montepremi, sono diventate off-limits per Alessandro Aufiero che ha chiuso la sua favola dopo aver inanellato una serie di vittorie davvero difficili da spiegare: il molisano, che sulla carta resta giocatore si serie C almeno fino a dicembre, ha liquidato il campano Davide Festa (classifica italiana 2-7), il piemontese Christian Carassai (2-5), il siciliano Stefano Platania (2-5) e, nel primo turno di questo tabellone finale, persino l’abruzzese Gianluca Centi Pizzutilli (2-4) che a differenza del molisano è già comparso più e più volte in tornei sotto l’egida della Federazione Internazionale. Non c’è stato nulla da fare, invece, contro Giovanni Rizzuti (1613 della graduatoria mondiale) il cui curriculum racconta di esperienze in tornei da 15.000 dollari, giocati in ogni parte del mondo. Soltanto un altro miracolo avrebbe potuto garantire al giocatore tesserato per l’A.T. Campobasso, l’accesso ai quarti di finale e comunque il rossoblù lascia il torneo a testa altissima. E’ intanto il giorno di Iliev e soprattutto di Gianluca Di Nicola, 923 al mondo (ex 523). I due “dirimpettai” (stazionano rispettivamente nella parte alta e bassa del tabellone) sono i favoriti.