Ad aprire i lavori Mauro Sasso, che negli ultimi mesi ha lavorato come SubCommissario della Uil Molise. Diverse le questioni da lui affrontate nel corso della sua relazione, attraverso la quale ha posto l’accento su alcune questioni legate allo stato di salute della Regione. “Sono felice – ha sottolineato Sasso – che si celebra un congresso per certi aspetti rivoluzionario e che segna l’evoluzione della nostra sigla che oggi si rinnova. Infatti, in linea con le direttive nazionali e l’importante fase di riorganizzazione che la Uil sta attraversando anche in Molise, stiamo lavorando in quella direzione di revisione interna del sindacato e il primo atto è stato proprio quello di creare una Uil unificata in Molise. Nella circostanza è doveroso ringraziare tutte le categorie, i loro rappresentanti e tutti gli iscritti che operano nelle sedi territoriali e nei servizi e che hanno fatto si che la nostra sigla riscuota quotidianamente successi in termini di numeri e risultati.
Grazie a persone serie, appassionate, motivate e professionalmente preparate, siamo divenuti riferimento di un numero di cittadini sempre maggiore che varca ogni giorno la soglia dei nostri uffici per assistenza e sostegno, specialmente in questi tremendi periodi di crisi. La nostra grande rivoluzione, poi, si avrà anche nella creazione di un nuovo gruppo dirigente, ampio nel consiglio confederale e ristretto in un consiglio esecutivo ed una segreteria composta da donne e uomini, giovani e meno giovani da cui il Molise ripartirà oggi”.
“Il sindacato – ha continuato il rappresentante Uil – vive un grande momento di difficoltà anche a seguito dei tagli imposti dal Governo, ma noi non ci arrendiamo dinanzi a questi ostacoli. Anzi, siamo più stimolati a lavorare per i nostri iscritti perché le sfide ci appassionano.”
Dopo questa parentesi di più ampio respiro, Sasso, alla presenza di diversi rappresentanti istituzionali tra cui Vincenzo Niro, Paolo Frattura, Pierpaolo Nagni e Michele Petraroia, ha sviscerato diverse questioni legate al Molise ed ai problemi economici e sociali che attanagliano la Regione. “Il Molise – ha detto – ha bisogno di cambiare e deve farlo presto, partendo da quelle che sono le grandi vertenze e le note vicissitudini che stanno letteralmente spegnendo questa terra ed a cui urge bisogna porre rimedio. La politica, a riguardo, deve assumere un atteggiamento diverso, più deciso e univoco. Non si possono più tollerare ambiguità, rallentamenti e incomprensioni interne. Urge un lavoro metodico dell’amministrazione, che tocchi tutti i settori strategici e che restituisca anche dignità al mondo del lavoro. Sulle società partecipate, ad esempio, su cui bisogna fare una grande revisione ed avviare un processo di fuoriuscita da buona parte di loro intelligente, attento ma progressivo. Sul precariato, poi, ormai vera emergenza lavorativa che riguarda tutti i settori e sul quale la Regione, partendo dal proprio interno, deve cominciare a lavorare verso un processo di stabilizzazione, almeno ove possibile. Sulla sanità, comparto ridotto all’osso con la triste conseguenza che i danni che esso genera sono pagati direttamente dai cittadini che rischiano di non ricevere più cure efficienti, territorialmente omogenee e adeguate nella offerta complessiva. Lascio – ha poi concluso il sindacalista – un Molise arrabbiato, in cui ho trovato difficoltà ma anche tanta voglia di fare e di riscatto. Sono certo che la futura classe dirigente della Uil saprà essere come sempre vicina ai cittadini e che continuerâ ad essere ancora un pungolo per la politica e per chi gestisce i processi di vita di tutti i giorni.”
Presenti all’incontro e alle parole pronunciate da Sasso il Presidente della Giunta Paolo Frattura e alcuni segretari di categoria nazionali, tra cui Emilio Fargnoli e Enrico Ponti, nonchè rappresentanti regionali di alcune numerose federazioni. Tra gli interventi quelli di Emilio Izzo, Pino Aurisano, Carmine Battaglia, Maria Barone, e Pasquale Guarracino che ha vivacemente posto l’accento sulle vertenze storiche, quali quella del Korai, di Esattorie ma anche Molise Dati e Guardie Giurate.
Come da programma, poi, ha concluso la fase delle relazioni il Segretario Nazionale Aggiunto, Carmelo Barbagallo il quale ha trattato temi afferenti sia un profilo regionale che nazionale. “La giornata di oggi – ha sostenuto – rimarrà un ricordo indelebile nella mia memoria. Non per circostanza, ma oggettivamente vedere un numero di delegati talmente alto da non fare in tempo a registrarli tutti entro i tempi, rappresenta di per sè un successo. Detto ciò è doveroso ringraziare la segreteria uscente, perché solo grazie a chi c’è stato prima noi oggi siamo qui. Stamane – ha detto Barbagallo – abbiamo assistito a una massiccia presenza di politici ed amministratori. Segno di attenzione nei nostri confronti, ma che immediatamente impone un chiarimento così da scongiurare anche dei fraintendimenti che in passato ci hanno parecchio penalizzato, spesso ingiustamente. La Uil non appartiene alla politica. Mai è stata sua parte integrante o attiva e mai lo sarà. Purtroppo in altri tempi abbiamo pagato, al pari di altre sigle, un’immagine diffusa di “Organizzazione costola” della politica e connivente delle sue scelte. Ebbene non è così. Abbiamo iniziato a rinnovarci e dobbiamo far partire questa nuova stagione proprio da una posizione sempre più autonoma e avulsa dai sistemi di potere. Tornando ai fatti di casa nostra oggi termina il commissariamento della Uil in Molise, evento sempre traumatico in una democrazia ma dal quale bisogna comunque tirar fuori aspetti positivi. Ebbene qui, a giudicare dall’entusiasmo che ci circonda, questa fase di riorganizzazione ha fatto molto bene e sta ripagando quel sacrificio.Alla nuova segreteria, dunque, spetta un gran lavoro considerato che si opera in un territorio in cui il numero dei disoccupati supera quello dei lavoratori. Questo, in sè, è il dato che meglio riassume la difficoltà che oggi si vive in Molise, al pari di molte altre realtà”.
Subito dopo l’intervento di Barbagallo si è poi proceduto alla votazione del nuovo Consiglio Regionale, dei Revisori dei conti e della nuova Segreteria Regionale che sarà composta da Pasquale Guarracino, Carmine Battaglia, Roberto D’Aloia e Maria Cristina Francese, mentre il tesoriere sarà Antonio Tondi.
Infine la votazione del Segretario Regionale. Alla luce del risultato raggiunto all’unanimità e senza nessuna candidatura avversa, Tecla Boccardo, Segretario generale della UilFpl Molise, è stata eletta nuovo Segretario Regionale della Uil Molise. Soddisfazione è espressa dal neo vertice dell’organizzazione: “È un grande onore per me coprire un così importante incarico al vertice della Uil in Molise. Un ruolo importante e di gran lustro, ma al contempo di grande responsabilità. In questo momento così difficile per la nostra regione, infatti, il lavoro del sindacato deve essere ancora più intenso e radicato sul territorio, ponendo l’attenzione a tutti gli ambiti economici e sociali.
Per quanto attiene al prossimo futuro, immediatamente cominceremo a lavorare sui grandi temi e sulle vertenze aperte, in collaborazione con i compagni delle altre sigle, per ottenere quei risultati che auspichiamo di raggiungere ormai da troppo tempo, continuando a dare una voce a chi non ce la fa più. Su quelli che saranno i rapporti con le Istituzioni locali, di ogni ordine e grado saremo vigili, attenti al loro lavoro quotidiano e non risparmieremo sollecitazioni, stimoli ed anche qualche sferzata qualora non vedremo da parte della politica il giusto impegno e le risposte che ci aspettiamo. Ringrazio a nome di tutta la Uil Molise – ha proseguito la Boccardo – Mauro Sasso che ha guidato la nostra organizzazione in questi ultimi anni in maniera brillante e con lo spirito di crescita che ci ha portati ad un Congresso, quello odierno, che ha registrato un numero di partecipanti al di la di ogni più rosea aspettativa. Grazie alla sua spinta, ci ha resi più uniti, sempre con lo guardo rivolto verso il futuro, la giusta prospettiva per far crescere una organizzazione. Ecco, noi ripartiamo da oggi, da una straordinaria giornata e da una grande eredità che ci lasciano Sasso e Barbagallo, imparando da loro a tenere unito il diverso, in una maniera elastica, che si modella alla realtà ma sempre con radicamento nei problemi e alla ricerca delle risposte necessarie, combattendo i cambiamenti sfavorevoli al lavoro. Protagonisti, riformisti, attenti alle sfide del fisco e della previdenza, con particolare attenzione ai precari che hanno dinanzi a loro ancora un periodo di difficoltà. Orami – ha infine concluso il neo segretario – siamo rimasti i soli a farci carico dei problemi dei più deboli e la politica non avrà pace fin quando non rimetterà in cima alle sue priorità il tema del lavoro.”