“La sanità molisana che rappresenta oltre l’ottanta per cento del bilancio della Regione Molise – ricordano i tre a Frattura – è in regime di commissariamento da parte del Governo nazionale e sottoposta al piano di rientro da anni: il commissario del governo da due anni sei tu in quanto Presidente della Giunta regionale del Molise, peraltro con la delega alla sanità. La nostra azione è rivolta a te nella duplice veste, rappresenti, infatti, il Governo e la regione. Se – proseguono – non hai chiesto la deroga al regolamento Balduzzi e sostieni pubblicamente da mesi che va bene la retrocessione del Cardarelli a presidio di primo livello e la retrocessione degli ospedali di Isernia e Termoli dal primo livello ad ospedali di base, noi che la pensiamo diversamente abbiamo il diritto dovere di provare a farti cambiare idea. Lo facciamo – specificano – nei confronti del Governo da te rappresentato in Regione nella spiegata qualità di commissario. Tutte le proposte che abbiamo avanzato è azione parlamentare per la sanità molisana rivolta nei tuoi confronti in quanto commissario del governo: te lo immagini noi a chiedere al ministro della salute la deroga al regolamento Balduzzi per conservare il Cardarelli ospedale di secondo livello e tu che ci smentisci perché quella deroga non la vuoi? Te lo immagini noi a chiedere che Isernia e Termoli restino di primo livello e tu che ci smentisci perché va bene per te che diventino ospedali di base? Te lo immagini noi a chiedere l’istituzione dell’azienda ospedaliero universitaria presente in tutte le regioni italiane che hanno la facoltà di medicina e tu che ci smentisci perché sostieni che sia improponibile?“.
“A te quindi – sottolineano ancora i parlamentari rivolgendosi al governatore – dovevamo e dobbiamo rivolgerci perché tu solo puoi chiedere la deroga in quanto commissario e presidente e noi possiamo solo sollecitare te che rappresenti il governo. Condividiamo se, alla fine, chiederai formalmente la deroga al regolamento Balduzzi che ti sollecitiamo da mesi, per mantenere l’offerta sanitaria che da tempo va riorganizzata, razionalizzata e riequilibrata tra il sistema pubblico e quello privato”.
“Noi – concludono infine Ruta, Leva e Venittelli – non ci fermiamo e insistiamo nelle nostre proposte in quanto azione di legittima difesa di una comunità, come bene è stato sostenuto da un nostro concittadino salvato pochi giorni fa dagli operatori sanitari del San Timoteo di Termoli.