“In tutta onestà ritengo doveroso il rispetto nei confronti dei 6 mila firmatari della proposta di legge per la riduzione dei costi della politica, e con la stessa onestà ritengo altrettanto doveroso un atteggiamento serio rispetto al tema. Credo sia opportuno elevare il livello su una questione così “impopolare”, come rilevato, evitando però di farci trascinare dal qualunquismo che abbiamo respirato ogni qualvolta l’abbiamo affrontata senza mai entrare nel merito di quanto fatto in quest’Aula lo scorso anno. Il tema dei costi della politica va affrontato ancora una volta responsabilmente: questo è il nostro dovere.
Farsi dettare la rotta dalla pancia e non dalla testa è, a mio giudizio, un modo sbagliato per dare risposte ai cittadini. Queste sono le ragioni in virtù delle quali ho votato favorevolmente all’anticipo della discussione sulla proposta di legge: sono convinto che non sia sicuramente, il testo proposto, la risposta più corretta da dare ai cittadini tutti, a coloro che hanno firmato ma anche a coloro che non hanno firmato. Non porta a una valutazione attenta da parte dei consiglieri regionali dell’undicesima legislatura in merito ai costi della politica.
Allo stesso modo non credo sia in questo momento corretto rifugiarsi esclusivamente dietro a una ipotesi di riforma costituzionale. Tuttavia, è giusto sottolineare che al pari degli altri consigli regionali, al pari degli altri governi regionali, le nostre competenze sono le stesse, con la differenza che i temi in altre Regioni si affrontano con consistenze consiliari e di governo nettamente più importanti rispetto alle nostre.
Questo, non per giustificare una disattenzione rispetto ai costi della politica, ma solo ed esclusivamente un’attenzione alle responsabilità che ciascuno di noi con coscienza assume ogni giorno. Questo, ancora, non solo per spiegare il mio voto favorevole all’anticipazione della discussione, ma anche il mio voto negativo alle modalità con le quali la legge è stata presentata, seppur sottoscritta da 6 mila cittadini, con l’invito al Consiglio regionale ad affrontare responsabilmente il tema dei costi della politica”.