“I dati forniti da Ismea e Svimez indicano che dopo molti anni l’agricoltura del Mezzogiorno spinge il Pil del Sud ad una crescita dello 0.8% contro lo 0.5% del Centro Nord, grazie al rafforzamento delle filiere agroalimentari e soprattutto alla nuova imprenditoria innovativa e di qualità degli under 40”, lo afferma il senatore Roberto Ruta, attuale componente e già capogruppo Pd in commissione Agricoltura a Palazzo Madama.
“L’imprenditorialità giovanile agricola cresce al Sud nei primi mesi dell’anno scorso con 20mila nuove imprese, con Molise, Basilicata, Calabria protagonisti seguiti a ruota da Campania, Sicilia e Sardegna “, specifica il sen. Ruta, evidenziando inoltre “come questo sia stato possibile soprattutto grazie ad aziende create da giovani preparati che hanno puntato con coraggio alla produzione innovativa e di qualità, nonostante le gravi carenze di infrastrutture materiali ed immateriali e a fronte di un disagio sociale profondo che piaga una parte consistente del Mezzogiorno d’Italia”.
“L’interesse delle nuove generazioni verso le produzioni agroalimentari è confermato – sottolinea il sen. Ruta – dal dato riguardante le immatricolazioni nell’anno accademico 2015/2016 alle università del gruppo agrario che hanno raggiunto un livello di quasi il 20% maggiore rispetto a dieci anni prima.”.
“L’impegno in commissione agricoltura da componente e da capogruppo è stato tutto rivolto in questa direzione con proposte legislative ed emendative approvate contenenti misure in favore dell’agricoltura e dei primi insediamenti per giovani, in particolar modo per il sud Italia: i mutui decennali a tasso zero, l’abolizione dell’irap e dell’imu sui terreni agricoli, l’azzeramento dell’Irpef a carico di circa 400mila coltivatori diretti e imprenditori agricoli professionali, l’esenzione totale dai contributi previdenziali per i primi 3 anni di attività per i nuovi imprenditori agricoli under 40, l’estensione dei crediti d’imposta per innovazione, reti d’impresa ed e-commerce, norme per sostenere l’agricoltura biologica e di contrasto al fenomeno del caporalato, solo per citarne alcune”, conclude Ruta ricordando che “il mondo ha fame di prodotti italiani e – dice – noi vogliamo agevolare le filiere agroalimentari italiane favorendo ulteriormente la creazione di nuove aziende innovative con produzioni di qualità insieme a reti d’impresa per essere più forti sui mercati internazionali”.