Come riferisce l’Ansa, in queste ore ad alcuni dei 32 consiglieri indagati sono state recapitate le notifiche delle richieste. I reati contestati vanno dal peculato all’appropriazione indebita. Reati che gli ex consiglieri e anche alcuni attuali esponenti di palazzo Moffa avrebbero commesso facendosi rimborsare spese sostenute a prescindere da loro ruolo istituzionale. Viaggi all’estero, ma anche pranzi e cene pagate dai contribuenti molisani sono finite così nel mirino della Guardia di Finanza e del pm Nicola D’Angelo.
La posizione degli indagati varia da caso a caso, si va da spese di circa 300 mila euro a serate a luci rosse, fino a scontrini relativi a rimborsi per caffè.