Soppressione Comunità Montane, Scarabeo: “Si ponga fine all’annosa questione”

Il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo

“Tra i criteri per il riassetto del sistema dell’esercizio delle funzioni amministrative, a livello regionale e locale, la Regione Molise ha emanato, fin dal 2011, una propria legge che contempla la soppressione e la successiva estinzione delle Comunità Montane oltre all’istituzione dell’Agenzia Regionale per lo sviluppo dei territori montani”. A scriverlo, in una nota stampa, è il consigliere regionale Massimiliano Scarabeo.

“Per questo, immediatamente dopo l’entrata in vigore di detta legge – prosegue Scarabeo – sono stati nominati dei Commissari al fine di adottare gli atti amministrativi necessari a garantire, senza interruzioni, l’ordinario funzionamento delle stesse fino alla loro liquidazione. A distanza di anni, però benché lo spirito della legge, fosse anche quello di favorire lo svolgimento delle funzioni esercitate dalle soppresse Comunità Montane, in forma associata tra i Comuni, attraverso convenzioni o unioni tra essi, poco o niente è stato fatto in proposito, in definitiva: se si voleva ottenere una forma più omogenea e razionale delle funzioni svolte dalle Comunità Montane, in un quadro di intervento per lo sviluppo delle zone montane attraverso il fondo regionale della montagna, si è finito per mantenerle in vita, seppur in uno stato vegetativo, benché queste siano, praticamente, svuotate di ogni funzione, visto che hanno alienato attrezzature e macchinari, e ricollocato il  personale presso altri enti e strutture regionali”.

“Ciò, non consente più loro di fornire i servizi ai Comuni – continua la nota stampa – che si ritrovano costretti a pagare le quote associative pur non ricevendo nulla in cambio e la Regione ha addirittura inserito nel proprio bilancio di previsione 2017/2019, poste di diversi milioni di Euro per il contributo di funzionamento degli uffici e degli organi delle Comunità Montane. Insomma, gli enti locali e gli stessi cittadini molisani si chiedono perché, nonostante l’inutilità, ormai, di questi Enti soppressi, si debba continuare a pagare per il loro mantenimento. Quando, sarà finalmente scritta la parola fine su tale questione? Domande – le parole del consigliere regionale di Venafro – che attraverso una interrogazione ho inteso rivolgere al Governatore Frattura, speranzoso che vorrà fugare dubbi legittimi, che se non ampiamente dissipati, possono far pensare a scelte che non hanno niente a che fare con una vera riorganizzazione dell’esercizio di funzioni e compiti amministrativi a livello locale. Soprattutto se va tenuto presente, che molti anni sono passati e tanti soldi sono stati spesi, a fronte, invece, di una mancata programmazione seria in favore delle aree interne e della montagna molisana. Investimenti – conclude Scarabeo – che se messi in atto, potevano, possono e potranno portare vantaggi non indifferenti a settori importanti dell’economia regionale quali il turismo, l’agricoltura e, soprattutto, la salvaguardia del territorio e   dell’ambiente”.

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