“Sono emozionata per l’uscita di questo libro – ha dichiarato Flora Sasso – ed è un piacere condividere questa felicità con l’Istituto Neuromed che mi ha ospitata e che ha promosso, insieme alla nostra associazione, un corso di clown terapia i cui allievi sono oggi in reparto con i pazienti e con i medici. Il libro nasce in Africa, dall’ultima missione insieme ad altri clown, ed in esso ho inteso racchiudere la bellezza e l’emozione di un sorriso nonostante la sofferenza”.
“Di Flora apprezzo in modo particolare il suo modo di affrontare la vita”, ha poi detto il Presidente della Fondazione Neuromed, Mario Pietracupa. “Dietro queste immagini – ha proseguito – c’è una storia importante, c’è cuore. Dobbiamo ricordare che chi entra qui, come avviene in qualsiasi ospedale, perde tutte le certezze. E’ indifeso, e può sentirsi profondamente solo. E allora c’è bisogno di una diversa percezione delle persone e dei rapporti umani.Questa esperienza, allora, può essere utile per capire proprio quelle percezioni, per incontrare gente che si accontenta di un sorriso, diventare qualcosa che per il malato sarà un modo di orientarsi con serenità nella realtà in cui è stato, a volte improvvisamente, scagliato”.
Presente anche il dottor Edoardo Romoli, direttore sanitario del Neuromed che dell’autrice e del libro ha detto: “Flora colpisce sempre per la passione e l’entusiasmo, cose che vedo trasmesse in tutti questi giovani, nella loro capacità di esprimere e proseguire ciò che Patch Adams ha costruito. I suoi insegnamenti li vedo tradotti qui in operatività completa, e questo può fare molto, soprattutto alla luce dell’effetto positivo che il buonumore, l’allegria, hanno nell’aiutare le terapie mediche. Se posso fare un invito a voi ragazzi, è di essere sempre sorridenti e giocosi come vi ho conosciuto”.
Dopo la benedizione e gli auguri per le feste del Cappellano della clinica Neuromed, Padre Giuseppe Cellucci, il saluto del Presidente dell’associazione ‘E ti porto in Africa’, Vincenzo Mallamaci. Al centro dell’intervento dei bambini africani; il messaggio: “l’importanza di regalare l’essenziale per vivere e un sorriso a coloro che vivono di niente, è una testimonianza di quanto le missioni in luoghi estremamente poveri come l’Africa rappresentino lezioni di vita e di pura solidarietà”.