“In Molise l’emergenza sanitaria preclude la garanzia dei livelli essenziali di assistenza” lo scrive oggi la Sinistra Italiana che sottolinea la mancanza di un DEA di II° livello in tutta la regione, e ribadisce l’errore fatto dagli amministratori nel individuare l’Ospedale Cardarelli come centro Covid. Il Cardarelli rappresenta infatti l’unico D.E.A. di I° livello del Molise ed oggi è alle prese con contagi che hanno determinato la chiusura del reparto di chirurgia col blocco dei ricoveri e degli interventi non urgenti.
Nel resto del Molise permangono in attività solo due ospedali di base, rispettivamente a Isernia e Termoli, ed un presidio ad Agnone, che – si legge nel comunicato – scontano i tagli di posti letto, il blocco del turn over, i mancati investimenti di adeguamento e manutenzione, ed il blocco delle assunzioni per via del commissariamento del sistema sanitario disposto dallo Stato il 29 luglio 2009 e tutt’ora in atto.
Questa situazione rende difficile garantire gli interventi tempo- dipendenti di emergenza-urgenza, con grave rischio per la salute pubblica. Lo evidenziano gli esponenti della Sinistra Italiana ma anche le organizzazioni sindacali del comparto sanitario. Per queste ragioni il Coordinamento Regionale Sinistra Italiana fa appello al Segretario Nazionale Nicola Fratoianni, al Capogruppo al Senato Loredana De Petris, alla rappresentanza parlamentare e agli Organi di Direzione Nazionale di Sinistra Italiana. Di seguito le quattro proposte concrete
che si chiede al Governo di adottare come misure urgenti:
1) Estensione al Molise delle disposizioni del Decreto Legge 4.11.20, adottato per la Calabria, con la nomina di un Commissario ad Acta dotato di poteri, risorse aggiuntive e funzioni;
2) Apertura immediata del Centro COVID a LARINO, con urgente messa in sicurezza e bonifica ambientale dei reparti del Cardarelli di Campobasso coinvolti dai contagi COVID;
3) Estensione dell’accordo firmato dal Dipartimento Nazionale di Protezione Civile con Emergency al Molise, individuando in via eccezionale anche personale medico delle Forze Armate a tutela della salute della popolazione molisana;
4) Procedere ad un celere reperimento di medici, infermieri, tecnici e OSS per assicurare il normale funzionamento della medicina territoriale, d’urgenza e ospedaliera, stante i recenti riscontri dei Verbali dei NAS da cui emerge una pericolosa carenza d’organico.
Carola Pulvirenti