Per loro “è un’occasione troppo importante per modernizzare il Paese. Per questo l’invito è rivolto a tutti i primi cittadini, a prescindere dal colore politico e dalla collocazione. Il referendum – è infatti scritto infatti nella lettera proposta dall’ex presidente e dall’ex segretario generale dell’Anci – dovrà essere l’occasione per le nostre comunità per promuovere la conoscenza della Costituzione e per approfondire come la seconda parte sia lo strumento per rendere effettivi ed esigibili i diritti ed i doveri proclamati nella prima. La riforma costituzionale è il punto di approdo della serie di riforme prodotte in questa legislatura. Tutte unite da un filo rosso: fare del nostro Paese una Repubblica più giusta, più semplice e moderna, – proseguono Delrio e Rughetti che, ancora, sottolineano: Il sì al referendum vuol dire puntare sulla crescita. Se prevalesse il no l’Italia tornerebbe dentro le sacche delle politiche di austerity e dovrebbe abbandonare gli spazi di flessibilità che il governo Renzi ha guadagnato sui tavoli negoziali europei”.
L’appello, che ha già raccolto le adesioni di sindaci di importanti città italiane, come Enzo Bianco (presidente del Consiglio nazionale dell’Anci) di Catania, Antonio Decaro di Bari, Achille Variati (presidente dell’Upi) di Vicenza e Marco Filippeschi (presidente della Lega delle autonomie Locali) di Pisa, Dario Nardella (Firenze) e Giuseppe Falcomata’ (Reggio Calabria) sembra far proseliti anche in Molise.