Sicurezza pubblica, Legge “Willy” applicata per la prima volta in Molise. Il Questore di Campobasso ha adottato il primo provvedimento di DASPO URBANO, di recente introdotto nel panorama normativo dal Decreto Legge nr. 130 dello scorso 21 ottobre: Si tratta della così detta “norma Willy”, l’art. 13-bis inserito nel D.L. n. 14/2017, dal nome della vittima di un noto episodio di pestaggio avvenuto a Colleferro (FR).
La norma prevede il divieto di accesso a pubblici esercizi o a locali di pubblico trattenimento nei confronti di soggetti posti in stato di arresto o di fermo convalidato dall’Autorità Giudiziaria, ovvero condannati anche con sentenza non definitiva per determinate ipotesi di reato, tra cui delitti non colposi contro la persona o il patrimonio, qualora dalla condotta possa derivare un pericolo per la sicurezza.
Il provvedimento è stato applicato nei confronti dei due fratelli di etnia Rom, residenti a Termoli, arrestati il 23 ottobre dal personale del Commissariato di P.S. di Termoli, per aver ripetutamente colpito alla testa, con una mazza ed un cric, il titolare di un autolavaggio della cittadina adriatica. La vittima che si era rifiutata di lavare gratuitamente l’auto dei due ed è tutt’ora ricoverata in prognosi riservata a causa dei traumi riportati.
Il G.I.P. del Tribunale di Larino ha applicato la custodia cautelare in carcere nei confronti dei responsabili, che devono rispondere, in concorso tra loro, di lesioni personali, danneggiamento e possesso ingiustificato di oggetti atti ad offendere.
La Legge “Willy” sulla sicurezza pubblica è stata pertanto applicata in considerazione della condotta tenuta dai due fratelli, i precedenti penali e le circostanze che hanno caratterizzato l’episodio di violenza. In seguito all’adozione del DASPO URBANO, i malviventi non potranno accedere ai pubblici esercizi o ai locali di pubblico trattenimento ubicati nel territorio dell’intera provincia di Campobasso, per la durata, rispettivamente, di un anno e due mesi e di un anno.
Nella foto il giovane Willy di Colleferro ucciso barbaramente il 5 settembre 2020
Carola Pulvirenti