I militari di Termoli hanno dato esecuzione a un ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali della Procura Generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Campobasso nei confronti di un 50enne della città adriatica.
Sul capo dell’uomo pendeva l’accusa di favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, in violazione degli articoli 3 e 8 della Legge 75/1958.
L’odierno provvedimento scaturisce da una sentenza di condanna di 3 anni e 4 mesi di reclusione, emessa dalla Corte d’Appello di Campobasso in seguito a una serie di condotte illecite tenute dall’uomo tra dicembre 2010 e maggio 2014.
In particolare, nel corso delle indagini era stato documentato che il 50enne, all’interno di un locale da lui gestito, organizzava sistematicamente incontri a sfondo sessuale tra i clienti dell’esercizio e alcune sue dipendenti, dietro pagamento di un corrispettivo in denaro.
Tutto ciò, alla luce di quanto appurato, aveva tra l’altro condotto anche alla chiusura definitiva dell’attività gestita dall’uomo.
Il 50enne pertanto, previa notifica ed esecuzione del provvedimento, è stato condotto nella casa circondariale di Rieti per espiare in regime detentivo, al netto della detenzione pregressa, la pena residua di anni 2 anni, 11 mesi e 13 giorni di reclusione
Certamente meritevole l’operato dei Carabinieri di Termoli che, nell’ambito delle più ampie direttive del Comando Provinciale di Campobasso, continuano a porre sempre la massima attenzione verso i reati di maggior allarme sociale e, in particolare, di quelli in danno delle cosiddette “fasce deboli” che purtroppo, in diverse occasioni, non vengono denunciati per via delle condizioni di percepita impotenza, amplificata peraltro, nel caso di specie, dal fatto che l’autore del reato fosse proprio il datore di lavoro delle stesse vittime.