Comunicare la cultura di protezione civile per fare in modo che i cittadini adottino comportamenti responsabili e assumano misure di autoprotezione, dare la giusta informazione alla popolazione sui rischi connessi agli eventi calamitosi e su quello che fa la Protezione civile: al via, domenica 11 ottobre, la seconda edizione della Settimana della Protezione civile con la campagna “Io non rischio”, che quest’anno, a causa della pandemia, prevede piazze fisiche e piazze virtuali.
A Campobasso, a partire dalle ore 9.00 e fino alle 19.00, in Piazza Vittorio Emanuele, all’interno di una tenda allestita allo scopo, volontari della Protezione civile regionale saranno a disposizione dei cittadini per illustrare loro le buone pratiche. Prevista la presenza di Angelo Borrelli, capo del Dipartimento della Protezione civile presso la Presidenza del Consiglio dei ministri, il quale ha annunciato la sua venuta in Molise al presidente Toma nel corso di una telefonata.
“Ringrazio Angelo Borelli – dice il presidente della Regione Molise – per avere scelto Campobasso fra le città dove interverrà per dare maggiore impulso alla campagna di conoscenza e di sensibilizzazione sulle best practice di Protezione civile. Non è la prima volta che il capo Dipartimento mostra attaccamento nei confronti del nostro territorio e ciò non può farci altro che piacere”.
“È di fondamentale importanza – spiega poi il governatore – avere contezza di tutti quelli che sono i rischi legati alle calamità naturali. Certo, non possiamo prevenire terremoti, alluvioni, maremoti e quant’altro, ma sapere cosa fare in determinate circostanze, essere in grado di orientarsi nelle prime fasi dell’emergenza, ridurre la gravità dell’impatto, mitigare gli effetti di un evento calamitoso, può contribuire a limitare i danni e a salvare vite umane”.
“Ecco perché – conclude Toma – abbiamo fatto in modo che anche il Molise partecipasse attivamente alla campagna. Un grazie al mondo del volontariato regionale che, ancora una volta, dà prova di dedizione e professionalità a servizio della collettività”.