L’Olympia Agnonese non va oltre lo 0-0 nel derby casalingo contro l’Isernia. Termina a reti inviolate un match per buona parte del primo tempo scialbo e povero di emozioni in cui l’Isernianon si è mai vista dalle parti di Kuzmanovice l’Olympia è riuscita a venir fuori nella ripresa sfiorando più volte ilvantaggio. Con Dezai fuori per infortunio, con un Formuso ed un Albanese non al top della condizione fisica , Foglia Manzillo decide di stravolgere la sua squadra soprattutto nel pacchetto arretrato schierando davanti a Kuzmanovic, Litterio a destra, Cassese e Bisceglia centrali e Gentile a sinistra con Salifu e Pejic ad appoggiare Ricciardi sulla mediana ed il tridente offensivo composto a destra da Niang, asinistra da Ancora e centralmente la Lamin Jawo . L’Isernia dal canto suo opta per il consueto 3-5-2 con Tano in porta, Di Lonardo, Frabotta e Cacic in difesa con Marino e Ciccone sulle corsie esterne e Douglas, Iaboni e Fazio a dare densità al centrocampo con Romano e Di Matteo a fungere da terminali offensivi.Fase di studio iniziale tra le due squadre e per assistere alla prima conclusione del match bisogna attendere il 10’ minuto quando è Iaboni a cercare di impensierire Kuzmanovic da fuori area con un tiro rasoterra che finisce non lontano dal palo, con il portiere classe 99’ agnonese sulla traiettoria. Dopo tre giri di lancette è ancora l’esperto numero dieci pentro a provarci, questa volta su calcio di punizione da buona posizione con la sfera che si avvita sopra la barriera granata e per poco non sorprende Kuzmanovic che disteso in tuffo vede il pallone terminare la propria corsa a pochi centimetri dal palo destro della sua porta. Al 22’ arriva il primo sussulto granata con Niang che da destra lascia partire un traversone sul quale arriva prima di tutti Tano con Lamin in agguato che per pochissimo non riesce ad anticipare il giovanissimo portiere avversario. Al 31’ ci provano ancora i padroni di casa con Ricciardi che dal medio versante di sinistra disegna su calcio di punizione una parabola tesissima che attraversa tutta l’area di rigore avversaria e viene raccolta dall’altra parte da Bisceglia che riesce a trovare il tempo per battere a rete ma anche la splendida risposta di Tano , abile a respingere in tuffo. Al 36’arriva l’ultima iniziativa per ciò che concerne la prima frazione di gioco peri granata con Ancora che sfrutta un rimpallo favorevole per rubare il tempo al diretto marcatore nel cuore dell’area isernina e cercare con la punta del piede di battere Tano che però prima gli chiude splendidamente lo specchio della porta e poi si ripete d’istinto e con un pizzico di fortuna sul proseguo dell’azione quando Niang dopo essersi coordinato perla battuta era riuscito ad indirizzare verso la porta ospite la sfera. Il primo tempo si chiude con il rammarico dell’Agnonese di non essere riuscita a finalizzare le occasioni create ed il carattere dell’Isernia che pur trovandosi una squadra affamata di punti e rinvigorita tecnicamente dai nuovi acquisti, è riuscita facendo dell’intensità e dei ritmi di gioco le sue migliori virtù a contenere la squadra di Foglia Manzillo. L’assenza sugli spalti da parte delle due tifoserie si è fatta sicuramente sentire e la gara fino al 45’ non è mai riuscita ad infiammarsi sotto il profilo del gioco e dello spettacolo. Nella ripresa gli alto molisani tornano in campo con tutt’altro piglio e sin dalle prime battute si intravede un’Agnonese pronta a dare tutto pur di ottenere l’intera posta in palio. Salgono in cattedra Ricciardi e Lamin ed al 56’ confezionano una splendida trama offensiva su palla inattiva con il primo che va a disegnare una traiettoria col contagiri sulla testa del gambiano che riesce a schiacciare a terra il pallone e ad indirizzarlo verso la porta avversaria ma è ancora attento Tano che con uno splendido riflesso nega la marcatura al forte attaccante agnonese. Foglia Manzillo prova a dare nuova linfa ai suoi spedendo nella mischia Corbo per Litterio e Loris Formuso per un evanescente Niang. Agnone a trazione offensiva con Lamin che va ad occupare ilruolo di esterno destro di attacco , lasciando spazio centralmente all’ex attaccante del Fasano . Al 62’ la verticalizzazione di Ricciardi mette in moto Lamin che splendidamente mette a centro un pallone forte e radente che attraversa tutta l’area piccola isernina , sul quale arriva in spaccata Formuso che per una frazione di secondo non riesce a depositarlo in fondo al sacco. Si cercano i tre attaccanti agnonesi e spesso mettono paura alla retroguardia biancoceleste , al 76’ Formuso sul filo del fuorigioco parte in velocità e su un pallone proveniente dalle retrovie riesce ad anticipare Tano in uscita con uno splendido pallonetto che a pochi metri dalla linea di porta dell’Isernia viene reso vano dallo splendido intervento alla disperata dell’ex di turno Frabotta che riesce ad allontanare la sfera . Arrivano anche i primi cambi ordinati da Massimo Silva con il nuovo acquisto Lenoci che prende il posto del veterano Iaboni e Vitale quello di uno spento Di Matteo. L’Agnonese pigia sull’acceleratore e con il migliore in campo dei suoi Ricciardi , prova a sorprendere su calcio di punizione Tano che però alza in corner il tiro teso dell’ex Fondi. In pieno recupero ci prova anche Lamin da distanza siderale con il mancino ma non sorprende l’estremo difensore avversario che non ha problemi ad accartocciarsi e a far sua la sfera.
Tanto rammarico in casa Agnone al termine della partita per un pareggio che per molti versi può stare stretto aPejic e compagni. Migliori in campo tra i grifoni sicuramente Ancora, Ricciardi ed un Lamin che da esterno si è dimostrato autentica spina nel fiancoper gli avversari. L’Isernia dal canto suo porta a casa un punto importante edè riuscita ad evitare la sconfitta solo grazie ad un imperioso Tano e ad un ottimo Frabotta. I granata , in attesa di tornare a giocare al Civitelle, saranno impegnati nel turno infrasettimanale del 12 dicembre contro il Pineto in trasferta mentre i biancocelesti nella stessa data se la vedranno in casa con la Sammaurese in un altro match fondamentale in chiave salvezza.
Fabrizio Di Pietro