Nella nota, l’Associazione ha ravvisato l’erroneità della previsione di escludere dal ribasso d’asta il costo della manodopera che all’esito del correttivo al codice appalti va individuato ai fini di determinare l’importo a base di gara ma non può essere precluso all’impresa in fase di presentazione dell’offerta di poterlo ribassare nel rispetto dei minimi salariali retributivi.
“L’obiettivo delle imprese è quello di eseguire i lavori e non di scatenare contenziosi – dichiara il presidente dell’ACEM, Corrado Di Niro – purtroppo spesso sono le condizioni di partenza consacrate nei bandi che non ne consentono uno svolgimento ordinario, per questo abbiamo segnalato sin d’ora l’anomalia presente in questo Avviso affinché il Comune provveda a rettificarlo evitando che poi l’errore sia ripetuto nella lettera di invito ossia nel bando che regolerà la gara vera e propria”.