La commedia ha preso il via con l’ingresso in scena di un giovane Alessandro Manzoni visibilmente indignato e stufo delle tante parodie e adattamenti teatrali subiti dal suo capolavoro. In effettI, lo spettacolo ispirato alla omonima opera della compagnia teatrale “Le Quinte abbondanti” sono una libera rivisitazione, divertente e scanzonata, della somma opera dei “Promessi Sposi”, che si snoda attraverso le azioni dei due bravi, affiancati da “due bravini”, che nel tentativo di bloccare il matrimonio fra Renzo e Lucia, daranno vita a una serie di situazioni al limite dell’assurdo, scatenando le ire del focoso Don Rodrigo e del suo compare Innominato.
Nell’auditorium della scuola del capoluogo sono state due ore all’insegna delle risate più genuine, in cui si è respirato il clima di collaborazione, amicizia e intesa che si è creato all’interno di questo gruppo di giovani, ma promettenti attori. Da ricordare che la rappresentazione andata in scena lo scorso sabato 13 dicembre, giunge a conclusione di un percorso didattico-laboratoriale che ha avuto come obiettivi l’inclusività, la responsabilizzazione degli studenti, la valorizzazione delle specificità dei singoli, nonché la ricerca e la sperimentazione di forme di apprendimento laboratoriali, la drammatizzazione come linguaggio multiplo e palestra per l’esercizio di abilità diverse, come l’ascolto attivo, la lettura espressiva, la riflessione guidata sui testi. E visto il grande successo riscontrato sembra che tali obiettivi siano stati tutti pienamente conseguiti.