La cancellazione di fatto del contratto nazionale, la forte limitazione della contrattazione nei luoghi di lavoro, insieme al blocco degli scatti di anzianità nella scuola, nella formazione professionale, nell’Università, nella Ricerca e nell’AFAM, sono gli strumenti con i quali IL Governo intende programmare nei settori pubblici il taglio dei salari nei prossimi anni.
La FLC CGIL Molise ha ribadito durante la manifestazione, con i propri slogan, il giudizio fortemente critico sul piano de “La buona scuola” perché esso intende piegare l’istruzione agli interessi del mercato e dell’imprese, cancella gli scatti di anzianità, sostituisce la cooperazione e l’idea di comunità delle scuole con la competizione individuale e risponde solo parzialmente alla necessità di stabilizzare il precariato. La prima condizione per una proposta di innovazione nella scuola pubblica è tornare a investire mentre con la legge di stabilità 2015 si continuano a tagliare risorse.
Per migliorare la qualità del sistema dell’istruzione e della ricerca occorre prima di tutto stabilizzare tutti i precari che da anni lavorano nei settori della conoscenza. La riuscita dello sciopero generale, con la chiusura di molte scuole in regione, ed una partecipazione complessiva superiore alle attese, ha messo in evidenza che non si può prescindere dal riconoscimento della funzione di rappresentanza dei corpi intermedi e dal valore del lavoro dei docenti e degli ATA delle scuole molisane.
Con questo sciopero generale si è unito il mondo del lavoro pubblico e quello privato, i disoccupati e gli occupati, i precari e lavoratori stabili, i giovani e gli anziani. Questi erano gli obiettivi della CGIL e sono stati pienamente raggiunti.
In una situazione di forte disagio sociale il Governo cerca di far passare nell’opinione pubblica l’idea che i lavoratori pubblici siano dei privilegiati per giustificare il mancato rinnovo del contratto. Unire in uno sciopero generale tutti i lavoratori è stato il modo concreto di rivendicare politiche di giustizia sociale senza mediazioni al ribasso.
La FLC Molise proseguirà con maggiore determinazione nella richiesta nei confronti del governo regionale di interventi strutturali, a partire da una legge regionale sull’istruzione, che mettano al centro politiche riguardanti la crescita e lo sviluppo, con un progetto che investa nei settori della conoscenza, unico in grado di far uscire dalla marginalità e dal declino il nostro sistema produttivo regionale.