Un risultato importante sul piano umano e sul piano clinico, possibile grazie alla “rete” per il trattamento dell’infarto sperimentata e attuata in Molise. Un fatto di particolare rilievo in relazione alle nuove linee guida adottate da Regione e Asrem per affrontare soprattutto le patologie più gravi, infarto, ictus cerebrale, aneurismi dell’aorta in fase di rottura e tutti quei traumi, quelle malattie, in cui la corsa contro il tempo, percorsi e protocolli ben stabiliti, possono davvero cambiare le cose. “L’ultimo esempio, un uomo dell’Altomolise”, lo riferisce il presidente della Regione Molise, Paolo di Laura Frattura.
Colto da infarto miocardico acuto e arresto cardiaco mentre scaricava la legna, il 40enne è stato trovato in stato di incoscienza da un vicino che, dato immediatamente l’allarme, ha iniziato a effettuare il massaggio cardiaco. Dopo pochi minuti è stato prontamente assistito dagli uomini del 118 intervenuti sul posto: il medico a bordo dell’ambulanza ha defibrillato più volte il paziente, lo ha intubato per assistere il respiro e ha trasmesso tutti i dati all’ospedale Veneziale di Isernia dove è stato trasportato d’urgenza. Lì, medici del pronto soccorso e cardiologi hanno atteso il paziente che è stato immediatamente trasferito in emodinamica dove è stata riaperta mediante angioplastica la coronaria responsabile dell’infarto.
“La vicenda del quarantenne altomolisano, così come ipotizzano i nostri operatori sanitari, avrebbe potuto avere un esito diverso se il percorso di questa persona non fosse stato già prestabilito o se fosse stato trasferito semplicemente all’ospedale più vicino e non, come invece è accaduto, a quello più attrezzato e pronto per il trattamento in questione”, commenta Frattura.
“Questi percorsi – evidenzia il Governatore –, sono di fondamentale importanza per dare di nuovo ai cittadini del Molise la percezione di una sanità su misura, vicino alla gente, su cui poter davvero contare. Il valore dei servizi sta nella qualità”.