“Al via un disegno di legge per la sanità molisana: chiedo condivisione di tutti i sindaci”, a lanciare l’idea è l’ex governatore Michele Iorio.
“Ho inviato una lettera aperta al sindaco di Larino, Giuseppe Puchetti, che, a sua volta, si è fatto portavoce comunicando la mia missiva a tutti i sindaci del Molise raggruppati in una chat – afferma Iorio – La lettera contiene, in allegato, un disegno di legge su cui ho lavorato in questi mesi, insieme ad altri colleghi, volta a fissare “le linee guida dell’organizzazione della rete ospedaliera e della rete dell’emergenza in Molise”. Una riorganizzazione che guarda oltre il momento straordinario che stiamo vivendo a causa del Covid – 19, ma proprio questa pandemia ne ha accentuato la necessità. Un’azione che, ora più che mai, risulta improcrastinabile”.
“Siamo in piano di rientro da dodici anni – prosegue l’ex governatore – Si sono succeduti governi nazionali di ogni colore politico. In Molise si sono alternati al governo due coalizioni. Per troppo tempo abbiamo sospeso il nostro diritto costituzionale a dotarci di un’organizzazione del sistema sanitario molisano. E’ arrivato il momento di trattare con il governo nazionale per difendere il diritto alla salute dei molisani. E per avere forza, la trattativa deve basarsi non su una petizione ma su una legge regionale. Per questo voglio condividere con i sindaci, tutti, la proposta di legge che presenterò in Consiglio regionale non appena avranno espresso una loro opinione a riguardo. Le riforme, quelle serie, vanno condivise in primis con chi vive a diretto contatto con il territorio e conosce i bisogni dei cittadini”.
“L’attuazione dei vari POS approvati dal tavolo Tecnico Interministeriale con la Regione Molise hanno profondamente modificato la nostra organizzazione sanitaria con la rete ospedaliera stravolta dalla chiusura e dal ridimensionamento di presidi, unità operative e servizi. Il Molise si è ritrovato, di fatto, impossibilitato ad adottare percorsi assistenziali per garantire il trattamento adeguato, tempestivo ed efficace sia di patologie ordinarie che di quelle tempo dipendenti – prosegue la nota – E’ doveroso, pertanto, che la Regione Molise intervenga per riappropriarsi e ripristinare i disposti costituzionali adottando con urgenza una Legge Regionale che tenga nuovamente conto delle reali esigenze sanitarie della popolazione seguendo linee guida stabilite in base alla struttura orografica del territorio e ai nuovi parametri epidemiologici, andando incontro in definitiva alle esigenze della popolazione. Linee guida che possono così riassumersi:
– il presidio ospedaliero Cardarelli di Campobasso: DEA II livello integrato con Gemelli SpA, centro Hub regionale;
– P.O. di Isernia e Termoli: centri Spoke;
– P.O. di Agnone: presidio di zona disagiata;
– Stabilimenti di Venafro e Larino (funzionalmente collegati rispettivamente ai P.O. di Isernia e Termoli): centri di primo soccorso, medicina, lungodegenza e riabilitazione ospedaliera, Casa della salute.
Nei giorni scorsi ho apprezzato molto l’iniziativa dei 100 sindaci che hanno chiesto, invano, la riorganizzazione ospedaliera durante l’emergenza da Covid – 19 mentre con rammarico osservo che la posizione del Presidente-Commissario Toma è diversa se non antitetica. Speriamo che cambi idea finché si è in tempo.
Allora mi rivolgo ai sindaci perché tutti insieme, con loro in prima linea, possiamo riscrivere le regole della nostra sanità per il “dopo Covid” tornando così ad occuparci della nostra terra e a riappropriarci dei nostri diritti”.