RICEVIAMO E PUBBLICHIAMO DALLA DIREZIONE GENERALE DELLA SALUTE
In questi ultimi anni la Regione Molise ha compiuto grandi sforzi per porre riparo a distorsioni e sprechi accumulati nel corso di decenni per sconfiggere rendite di posizioni che hanno resistito in ogni modo e continuano ancora a farlo. Queste resistenze stanno mettendo in difficoltà lo sforzo di innovazione che pure ha portato a risultati importanti, sia con la messa a disposizione da parte del Governo di risorse bloccate da anni, sia sul piano del contenimento dei costi e su quello, non secondario, di aver fatto riacquistare alla regione una credibilità persa da anni nei confronti dei vari interlocutori, a partire dai Ministeri e dalle altre Regioni. In questo quadro è necessario dare subito alla nostra Regione gli strumenti per sfruttare appieno l’occasione di rilancio del SSR fornita proprio dal grande lavoro svolto ed in questo quadro è cruciale il tema del blocco totale del turnover e della possibilità di poter procedere ad un suo sblocco anche parziale.
Nella fase iniziale dei piani di rientro, il blocco del turnover ha rappresentato probabilmente uno strumento necessario ed efficace per riequilibrare situazioni distorte caratterizzate da una cattiva gestione delle risorse umane. Ma tale strumento, se mantenuto troppo a lungo, può diventare una medicina che dopo aver sconfitto la malattia finisce per danneggiare il paziente impedendone la ripresa.
E’ peraltro noto a molti che in alcune situazioni il blocco indiscriminato di nuove assunzioni ha fermato interi processi produttivi magari per la carenza di una sola figura professionale, provocando non solo disservizi, ma anche paradossalmente spreco di risorse. Si pensi ad esempio all’attività di una camera operatoria bloccata dalla mancanza di un anestesista, ma di cui si continuano a sostenere i costi per il chirurgo, gli infermieri di sala etc!
Non vi è dubbio che i mutamenti organizzativi e culturali, che sono alla base di un nuovo modello di un Servizio sanitario regionale capace di essere più efficace efficiente ed accessibile, meno inappropriato e costoso, si basano sul ruolo del fattore produttivo principale costituito dagli operatori, intesi non più solo come numero, ma come il vero capitale delle aziende ricchi di competenze e motivazioni.
Oggi, quindi, lo sblocco del turnover è indispensabile ed il senso di responsabilità e l’impegno a cambiare che questa amministrazione ha mostrato fino ad oggi sono la garanzia che non verrà utilizzato per ripercorrere vecchie strade che hanno determinato i guasti che tutti conoscono, ma per consentire al Molise di fare una seria politica del personale che significa acquisizione delle figure professionali con le caratteristiche e le qualità che servono a potenziare i servizi in questa fase in cui è necessario riacquistare la fiducia di quanti non hanno ancora colto come il vecchio sistema non fosse solo costoso, ma inefficiente ed incapace di garantire qualità nell’assistenza ai cittadini.