La pronta smentita del commissario ad acta, di fatto ritornato sui suoi passi, che ha assicurato che con il decreto numero 51/2015 saranno garantite le cure oncologiche con farmaci innovativi, a cui è seguita la dura reprimenda nei confronti di quanto affermato dalla Fondazione, non possono che lasciarci basiti e farci porre nuovi interrogativi sulle decisioni poste in essere e assunte da questo Governo regionale, soprattutto quando invece di pensare alla salute, al benessere e al rispetto della dignità dei cittadini e dei diritti del nostro territorio si ragiona unicamente in termini ragionieristici riguardo un tema importante come quello della Sanità – prosegue il comunicato stampa –. Resta il fatto che non è possibile mettere a rischio i servizi erogati da una struttura come la Fondazione, che fa dell’eccellenza e della ricerca la sua principale caratteristica; una struttura che, integrandosi con le altre già presenti sul territorio, è diventata un punto di riferimento non solo per la nostra realtà, ponendo fine ai tanti viaggi della speranza del recente passato a cui erano costretti i cittadini molisani per avere cure specialistiche, ma anche per le realtà extraregionali, tanto che il 45% dei pazienti della Fondazione proviene da altre regioni, con indubbi vantaggi economici anche per la casse regionali.
La struttura commissariale, infine, ha rassicurato sul fatto che la riduzione dei posti letto non riguarderà né l’area oncologica né l’area cardiochirurgia, ossia quelle che sono le specializzazioni della Fondazione, noi non possiamo che prendere atto di queste affermazioni, ma non possiamo verificarle poiché il Governatore non ha ritenuto opportuno portate i programmi operativi all’attenzione del Consiglio regionale, depauperandolo ancora una volta del suo ruolo istituzionale e rappresentativo, privando la minoranza consiliare di poter instaurare un dibattito costruttivo su alcuni aspetti critici della riforma della sanità”.