Con Aida Romagnuolo, al punto di raccolta, anche i dirigenti Anacleto Monti, Giuseppe Farina, Giuseppe Barberio e Federica De Santis. “La nostra soddisfazione – ha detto Romagnuolo, oltre al successo delle firme, è aver visto il dietrofront di quei comuni che alcuni anni fa andavano a braccetto con il sindaco Barbieri, come Santa Croce di Magliano, Rotello, Bonefro, Colletorto e Montelongo e che oggi si sono totalmente dissociati dall’iniziativa voluta fortemente dal sindaco Barbieri, reo di gestire in solitaria le 250 unità in arrivo e poi il grosso contributo di oltre 3 milioni di euro per mettere in sicurezza il villaggio. Naturalmente – ha ancora detto Romagnuolo – i sindaci si dicono contrari al centro di 250 clandestini, ma non contrari a gestire con la scusa dei bandi almeno 50 di quelle unità nei loro comuni. La nostra contrarietà a quel disegno, – ha continuato Romagnuolo – è chiara ed evidente, considerato che porterebbe solo criminalità, droga, prostituzione e affari illeciti in una delle aree più delicate del Basso Molise. Noi con Salvini – ha concluso – torneremo con i nostri banchetti nei paesi del cratere, torneremo a Santa Croce di Magliano ed anche a San Giuliano di Puglia per sensibilizzare i cittadini che le scelte devono essere fatte dal territorio e da loro stessi, e non decise dagli altri”.