La stagione concertistica 2021-2022, organizzata dall’Associazione Amici della Musica Walter De Angelis, si conclude sabato 26 marzo alle ore 18,30 al Teatro Savoia con il noto pianista Giuseppe Albanese, che eseguirà ‘Invito alla danza’, un viaggio attraverso capolavori per il balletto tra Francia, Germania e Russia nelle trascrizioni per pianoforte realizzate dai pianisti e compositori tra ’800 e ’900.
Giuseppe Albanese è tra i pianisti italiani più richiesti e duttili. Invito alla danza è il suo ultimo lavoro e costituisce un affascinante excursus tra le più significative musiche realizzate da grandi compositori dell’Otto e del Novecento appositamente create per balletto (Tchaikovsky, Debussy, Stravinsky) trascritte per pianoforte solo grazie ad un’infinità di virtuosismi e idealmente racchiuse tra l’Invito alla danza di Carl Maria von Weber (1819) e La valse di Ravel (1919). Si tratta di un secolo di letteratura musicale eseguita 100 anni dopo. In mezzo il grande repertorio, con Coppélia di Delibes e la Suite dallo Schiaccianoci di Tchaikovsky nella trascrizione del pianista/direttore russo Mikhail Pletnev, per passare poi al Novecento storico dell’Uccello di Fuoco di Stravinskij e del Prélude à l’Après-midi d’un faune di Debussy.
Il pianista è laureato in Filosofia con lode e dignità di stampa per la sua tesi. E’ stato invitato per recital e concerti con orchestra da autorevoli enti internazionali tra i quali ricordiamo il Metropolitan Museum, la Rockefeller University e la Steinway Hall di New York, la Konzerthaus di Berlino, il Mozarteum di Salisburgo, la St Martin-in-the-Fields e la Steinway Hall di Londra, la Salle Cortot di Parigi, la Filarmonica di San Pietroburgo ecc. Ha collaborato con direttori del calibro di Daniel Oren, Jeffrey Tate, Jonathan Webb, Lawrence Foster, Will Humburg, Dmitri Jurowski ecc. In Italia ha suonato nelle più importanti stagioni concertistiche (incluse quelle dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e della RAI di Torino) e nei maggiori teatri. Negli ultimi tempi si è distinto per essere stato invitato a suonare in ben undici delle tredici Fondazioni Liriche italiane: il Petruzzelli di Bari, il Comunale di Bologna, il Lirico di Cagliari, il Maggio Musicale Fiorentino, il Carlo Felice di Genova, il San Carlo di Napoli, il Massimo di Palermo, il Teatro dell’Opera di Roma, il Verdi di Trieste, la Fenice di Venezia, l’Arena di Verona. Attualmente insegna pianoforte al Conservatorio Tartini di Trieste.