Ruta torna a parlare della caduta di Brasiello: “Il Partito Democratico ha sbagliato. Occorreva una riunione prima del voto decisivo a Palazzo San Francesco”

Il senatore Roberto Ruta

Il senatore del Partito Democratico, Roberto Ruta, a mente fredda torna sulla caduta del sindaco di Isernia, Luigi Brasiello, che costringerà il capoluogo pentro a nuove elezioni nel maggio 2016, a distanza di due anni dall’ultima consultazione elettorale.

“La prima riflessione. La città di Isernia torna alle urne  dopo poco più di due anni”: così esordisce l’esponente molisano di Palazzo Madama.

“Nel ringraziare il sindaco Brasiello, la Giunta comunale e il gruppo di maggioranza, per l’impegno e l’attività profusi, mi permetto di avanzare qualche spunto di riflessione. La vicenda è stata declinata nei giorni successivi alla conclusione anticipata e traumatica dell’amministrazione di centrosinistra, come questione locale, senza regie esterne, così hanno dichiarato a mezzo stampa il segretario regionale e alcuni dei consiglieri del PD che non hanno votato il documento di bilancio”. Così scrive Ruta nella sua nota stampa.

“Condivido : nessuna regia esterna. Più precisamente: nessuna regia”, l’indispensabile precisazione del senatore di Campobasso.

“Ma il PD avrebbe dovuto svolgere un ruolo,  se non di regista,  almeno di facilitatore del confronto aperto. La convocazione dell’assemblea regionale prima del voto decisivo in Consiglio comunale, per capire, per condividere soluzioni, non sarebbe stata una indebita intromissione ma la dovuta e necessaria  azione propria di un grande partito con responsabilità di governo, che cerca le soluzioni e spinge la mediazione in alto. Una chiamata degli iscritti e dei dirigenti per un leale confronto alla luce del sole, perchè il PD di Isernia è parte integrante del PD Molise. Perchè – prosegue il comunicato stampa – quell’amministrazione non era figlia di nessuno ma di tanti cittadini di Isernia che hanno partecipato alle primarie, votando ai gazebo e scegliendo Gigi Brasiello, come candidato sindaco della coalizione di centrosinistra.

Sono certo che ci fossero questioni aperte: programmatiche e di merito, scelte non condivise, come anche di rappresentanza in giunta, proprie di ogni coalizione di forze politiche allargata peraltro a liste civiche. Ma se una composizione ed un rilancio a livello locale non sortisce effetti, trattandosi del capoluogo di provincia,non era necessario cercarla a livello regionale?

La scelta del silenzio, del non coinvolgimento da parte della segretaria regionale è legittima, nella consapevolezza che scegliendo quella strada poi ci si assume in prima persona la responsabilità e la paternità degli esiti. Isernia non è un comune marginale, è l’altro capoluogo di Provincia. Autonomia e solitudine nelle scelte richiedono infatti assunzione di responsabilità per gli effetti ed i risultati che si producono, positivi o negativi che siano, tanto più in un partito che ha scelto nel nome il proprio tratto distintivo: democratico.

Mi scuso anticipatamente per il disturbo eventualmente recato – conclude il senatore Roberto Ruta -, ma il non coinvolgimento tanto prima che dopo dell’assemblea regionale, li reputo semplicemente insostenibili, anche, e non secondariamente, in vista del voto che nella prossima primavera vedrà i cittadini di Isernia chiamati nuovamente a scegliere il proprio sindaco”.

 

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