Ruolo delle farmacie in emergenza sanitaria, una grande risorsa per i cittadini.
Recentemente potenziato il servizio di consegna a domicilio e di prenotazione di farmaci e presidi sanitari per garantire la disponibilità dei prodotti in sicurezza. In questo periodo non sono mancate le criticità: alcune farmacie hanno dovuto lavorare a “battenti chiusi” per garantire la sicurezza degli utenti, il 10,4% secondo l’indagine portata avanti da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma. Durante la fase 1 dell’emergenza, inoltre, il 90% delle farmacie ha avuto difficoltà nell’approvvigionarsi delle mascherine, l’86% di termometri, saturimetri e alcool, il 73% ha registrato carenze di gel disinfettante e il 66% di guanti. Sono alcuni dei dati che emergono dal III Rapporto annuale sulla farmacia, dal titolo “Il ruolo delle farmacie e la loro relazione con i cittadini nell’emergenza Covid-19”, presentato oggi da Cittadinanzattiva in collaborazione con Federfarma e con il contributo incondizionato di Teva.
Il ruolo delle farmacie e la loro relazione con i cittadini nell’emergenza Covid-19
Il Rapporto nasce da un’indagine rivolta alle farmacie e una survey rivolta ai cittadini, realizzate fra luglio e ottobre 2020. Hanno risposto 633 farmacie e 664 cittadini. “Nel nostro Paese la pandemia ha messo particolarmente in luce la fragilità di un sistema sbilanciato sull’ambito ospedaliero rispetto all’assistenza territoriale, commenta Antonio Gaudioso, segretario generale di Cittadinanzattiva che prosegue – è importante riavviare la sperimentazione della Farmacia dei servizi, a partire dai percorsi formativi necessari per mettere in grado le farmacie di erogare prestazioni aggiuntive di notevole rilevanza sociale e sanitaria, soprattutto a favore dei pazienti più fragili e nell’ottica di superare le diseguaglianze accentuate dalla pandemia.
La farmacia dei servizi
Si tratta di servizi di telemedicina, attività di monitoraggio e supporto a favore dei pazienti cronici, anche in modalità di teleconsulto, screening di prevenzione, che vanno comunque garantiti per assicurare un adeguato livello di tutela della salute collettiva. Servizi che, a commento del segretario generale, non possono prescindere dalla messa a regime del Fascicolo Sanitario Elettronico, e più in generale da investimenti per lo sviluppo del digitale. “Il Rapporto, egregiamente realizzato da Cittadinanzattiva, mette in evidenza la necessità di valorizzare le potenzialità delle farmacie come servizio di prossimità, potenziando le attività di assistenza e supporto alla popolazione e al sistema sanitario nel contesto pandemico” dichiara Marco Cossolo, Presidente di Federfarma.
“È necessario, innanzitutto, ampliare la gamma dei medicinali dispensati dalle farmacie,
affidando loro la dispensazione dei medicinali normalmente erogati direttamente dalle strutture pubbliche, per agevolare i cittadini, soprattutto anziani malati cronici, nell’accesso alle cure, riducendo gli spostamenti e gli assembramenti nei presidi sanitari pubblici. Le farmacie, inoltre, come hanno dimostrato alcune esperienze locali, possono avere un ruolo attivo nel contrasto alla diffusione del Covid-19, permettendo ai cittadini di effettuare test sierologici o tamponi rapidi. È auspicabile – conclude Cossolo – che le Istituzioni colgano questa disponibilità e sfruttino in modo adeguato le potenzialità della rete delle farmacie,
Per i cittadini, la farmacia resta un luogo sicuro e dove avere le giuste informazioni
Il 26,4% dei cittadini si è rivolto al proprio farmacista di fiducia per chiedere lumi su come comportarsi in caso di manifestazione di sintomatologia sospetta Covid-19. Quando ciò è avvenuto, l’attenzione e le risposte ricevute sono risultate buone/molto buone nel 97% dei casi. La proliferazione di fake news riguardanti possibili rimedi farmacologici (e non) contro il Covid-19 ha fatto sì che anche un 10,4% delle persone che hanno risposto alla survey è caduto in questa trappola: in queste circostanze, in un caso su due si sono rivolte al farmacista per avere chiarimenti ritenuti il più delle volte (85,3%) molto di aiuto.
Nuovi servizi per guardare al futuro
Ricetta elettronica. Ben il 77,3% dei cittadini l’ha utilizzata evitando di stamparla, con grande beneficio anche per l’ambiente. Consegna farmaci a domicilio. Sono molte – ben il 63,1% – le farmacie che hanno aumentato la consegna a domicilio dei farmaci durante la pandemia, talvolta affidato a cittadinanza attiva attraverso le associazioni di pazienti, i comitati spontanei e le organizzazioni del terzo settore. E-commerce in farmacia. Registrato un aumento sia delle vendite (37,7%) che di visitatori al canale on-line (47,2%). Vaccinazioni e test sierologici. Il 66,4% dei farmacisti sarebbe favorevole all’eventualità di introdurre anche in Italia la possibilità di effettuare in farmacia vaccinazioni e test sierologici per il Covid-19.
La farmacia come luogo sicuro
Durante la pandemia, anche tra le diverse difficoltà dovute alla contingenza, gran parte dei cittadini ha percepito la farmacia come un luogo “sicuro” e dove trovare le informazioni utili per affrontare l’emergenza sanitaria. Questo il concetto che emerge dall’indagine che evidenzia anche il ruolo fondamentale di informazione e formazione di questo presidio. Difatti più di un cittadino su quattro si è rivolto al proprio farmacista di fiducia per avere indicazioni su come comportarsi in caso di sospetto Covid-19.
Carola Pulvirenti