Il giovane ha utilizzato sempre lo stesso modo di agire: accedeva alle strutture come ad esempio gli uffici delle Poste, il Tribunale, L’Università, oppure ristoranti, centri estetici. Si confondeva tra i normali avventori, oppure fingeva di cercare qualche conoscente; s’ intrufolava dove riusciva e, approfittando di temporanee assenze di impiegati o commesse, prelevava furtivamente borse e borselli da appendiabiti, armadietti, cassetti, alla ricerca di soldi contanti o anche carte di pagamento, con le quali effettuava indebiti prelievi in vari sportelli automatici di poste o banche della città. A ricostruire i movimenti del giovane ci hanno pensato le indagini dei Carabinieri dopo le numerose denunce che, hanno permesso di fermare il giovane.