“Mi si attribuisce il ruolo di ‘scoglio’ per la candidatura del dott. Toma, assessore esterno al comune di Bojano”. Ad affermarlo è il consigliere comunale di Bojano, Massimo Romano.
“Colgo l’occasione per chiarire a lei e ai suoi lettori – replica Romano – che non mi sento coinvolto nelle decisioni dei partiti di centrodestra, avendo scelto di militare in un movimento civico, Coscienza civica, che ha designato il nome del presidente Vincenzo Di Giacomo quale espressione della società civile gradito anche a diversi partiti”.
“Oggi il quadro è completamente cambiato: c’è un nome, rispettabilissimo, scelto quale sintesi di alcuni partiti di centrodestra (sul quale peraltro mai siamo stati interpellati), dinamiche dalle quali siamo del tutto estranei, non militando nel centrodestra, e quindi – conclude Romano – ci limitiamo ad augurare loro un risultato all’altezza delle aspettative, magari come quello conseguito alle scorse politiche”.
Fin qui la replica, poi l’insinuazione, che solo per dovere di legge la nostra testata pubblica, non potendo non sottolineare come, spesso, si esce fuori dal seminato e se l’avvocato Massimo Romano si sente in dovere di tutelare la propria immagine e dignità, anche la nostra testata, composta da giovani professionisti molisani, pretende un egual trattamento da chi si trova nell’agone politico e, come chi lavora a CBlive, è coetaneo del consigliere comunale di Bojano.
“Può quindi tranquillizzare la sua nota fonte boianese – scrive Romano senza fare nomi – che, rimasta sprovvista della santa in Parlamento, pare stia dando preoccupanti segni di squilibrio da diversi giorni, tra comunicati stampa improbabili e finti rumors rilanciati guarda caso sempre sullo stesso giornale”. A questo punto, la nostra controreplica è necessaria, ribadendo a Massimo Romano come la nostra testata non abbia né padrini né padroni. Al contrario di certe insinuazioni, che lasciano il tempo che trovano.