“Continuano gli anni di oscurantismo per la gloriosa biblioteca Albino di Campobasso che, a distanza di anni, dopo aver dimostrato di essere per decenni e per intere generazioni di studenti, di studiosi e di appassionati il vero cuore pulsante della cultura molisana, ancora oggi dimostra di non essere per nessun modo e per nessuna ragione il valore assoluto di un centro che annovera tra i suoi scaffali migliaia di testi, di preziosi libri”. E’ quanto dichiarato dalla consigliera regionale della Lega, Aida Romagnuolo, dopo il sollecito del sindaco di Campobasso Antonio Battista per la riapertura della stessa.
“Dopo l’incauta scelta pur se obbligatoria – ha detto Romagnuolo – di trasbordare la gloriosa Albino al Ministero dei Beni Culturali, scelta questa dovuta alla scarsezza di risorse da parte dell’amministrazione provinciale di Campobasso ed ovviamente tesa evidentemente a garantire giustamente il posto di lavoro ai dipendenti e la riapertura della stessa, ebbene, a distanza di qualche anno nulla è cambiato, anzi, tutto è peggiorato e la biblioteca continua a rimanere vergognosamente chiusa. Come capogruppo della Lega al Consiglio Regionale del Molise – ha continuato – farò mia la proposta di far diventare la meravigliosa Biblioteca Albino, la Biblioteca Regionale del Molise, una struttura che per davvero possa assolvere meritatamente al ruolo regionale che gli si deve. Ovviamente – ha concluso Romagnuolo – strettissimo dovrà essere il legame tra la Biblioteca Regionale Albino e una immediata, rifondata e rinnovata Fondazione Molise Cultura, progetto questo che ne parlerò immediatamente con il presidente Toma, con l’assessore Cotugno e con il presidente Micone”.