“In altri momenti con altri uomini e donne, nel Molise ci sarebbero state delle sommosse popolari, motivo questo che mi spinge ad impegnarmi ancora di più a non abbandonare i molisani, a difenderli, sarò sempre al loro fianco. Se per davvero nel Molise c’è ancora un piccolo fremito di orgoglio in una classe politica e istituzionale che ha a cuore e, non a chiacchiere, la salute dei molisani soprattutto dopo gli ultimi disgustosi teatrini, abbiamo una grande opportunità, quella di andare tutti a Roma, a Monte Citorio, i 21 Consiglieri regionali capeggiati dai 136 sindaci del Molise con le loro giunte comunali e i pochi parlamentari per esprimere tutta la nostra rabbia, perché fino ad oggi i molisani sono stati e sono abbandonati al loro destino. Vediamo chi è d’accordo”. E’ quanto dichiarato dal consigliere regionale di Fratelli d’Italia Aida Romagnuolo.
“Vediamo chi, tra i tantissimi chiacchieroni molisani impegnati nelle istituzioni regionali e comunali, – ha proseguito – è capace di venire a Roma per protestare, per manifestare tutto il nostro disappunto contro la politica del non far niente, quella che promuove la morte dei molisani invece di curarli. Nessuno a livello nazionale che abbia preso le difese dei molisani che abbia preso in mano la situazione della nostra sanità ormai gestita e strettamente nelle mani di un gruppo di macellai, dove tutti i partiti sono vergognosamente assenti, che si chiamino Lega, M5S, PD, Leu, IV, Forza Italia, mentre nel Molise contiamo oltre 300 morti da Covid e migliaia di cittadini positivi. Un governo nazionale di incapaci, che trova nel Molise a fargli da sponda, persone sorde al nostro richiamo, al mio e a quello di Fratelli d’Italia, di riaprire il Vietri di Larino”.