“Concretezza, disponibilità, capacità di ascolto. Il nuovo ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio si è presentato nel migliore dei modi mercoledì a Roma, in occasione del primo incontro dedicato agli assessori regionali”. E’ quanto dichiara l’assessore regionale Nicola Cavaliere, a margine del vertice capitolino, sottolineando subito la buona intesa creata con l’esponente del Governo Conte: “Conosce bene i problemi che affliggono il nostro settore e vuole ricoprire questo ruolo vivendo a stretto contatto con i territori. Infatti ha promesso che presto sarà anche in Molise per conoscere da vicino la nostra realtà”.
Durante l’incontro, tenutosi mercoledì 27 giugno, il coordinatore degli assessori regionali all’Agricoltura, Leonardo Di Gioia, ha illustrato al ministro i punti forti e deboli dell’intero comparto, facendo emergere le due principali criticità: il funzionamento di Agea e i danni procurati dalla fauna selvatica.
“E’ stata quindi evidenziata l’assoluta incapacità di Agea di assolvere in modo efficace – spiega l’assessore Cavaliere – al fondamentale ruolo di soggetto unico pagatore per gli agricoltori, con tutte le drammatiche conseguenze che ne derivano. Alcune regioni hanno già istituito un soggetto autonomo regionale per i pagamenti, in altre si sta lavorando verso questa direzione. Nel caso del Molise, essendo la nostra una piccola regione, i costi per creare una simile struttura sarebbero impossibili da sostenere. Nel mio intervento ho quindi illustrato le difficoltà che molte aziende locali sono costrette ad affrontare a causa del ritardo delle liquidazioni e la necessità di intervenire direttamente su Agea, non per sopprimerla ma per apportare le giuste modifiche che la renderebbero più efficiente e in grado di supportare davvero gli operatori, innanzitutto attraverso un adeguamento tecnologico degli strumenti e un rafforzamento del personale”.
Piena sintonia con il ministro Centinaio si è registrata anche per quanto concerne il secondo punto dolente: superare le limitazioni alla norma che non consentono di ampliare il periodo venatorio per la caccia al cinghiale e introdurre innovativi sistemi di protezione e risarcimento danni, grazie anche all’utilizzo di specifiche risorse comunitarie.
“Gli assessori – annuncia l’esponente dell’esecutivo Toma – hanno presentato a riguardo un documento che chiede ai ministri dell’Agricoltura e a quello dell’Ambiente maggiore autonomia e potere decisionale da parte delle regioni”.
“L’unità di intenti tra gli assessori – conclude Nicola Cavaliere – e l’intesa con il ministro rappresentano due basi solide sulle quali poter lavorare seriamente per il bene del comparto agricolo molisano e nazionale”.