“Ancora promesse disattese – scrive in una nota stampa la FLC – CGIL Molise –, ancora un colpo alla dignità del lavoro e delle professioni della conoscenza. Puntualmente sono arrivate rassicurazioni che sarebbe stato l’ultimo rinvio e con altrettanta puntualità sono arrivati ulteriori blocchi della contrattazione. Anche il decisionismo di #matteo ha dato continuità alle decisioni dei governi di destra e di centro destra. Significativa la modalità scelta per la sua comunicazione: un tweet per le promesse, l’annuncio affidato alla giovane ministra per le retromarce.
Del resto, non è la prima volta. Poche settimane fa ci fu detto che avrebbero ripresentato un provvedimento per i “quota 96” insieme ad uno complessivo e specifico per la scuola, ma sono arrivate solo 136 slide e di questo provvedimento non v’è traccia. Ora, con un annuncio laconico, ci viene detto che non ci sono soldi per i contratti. E ancora una volta a pagare saranno i dipendenti pubblici.
I lavoratori della scuola pagheranno due volte, senza contratto e adeguamenti della retribuzione da 5 anni, e per altri 4 ancora, e senza neanche più l’unica forma di adeguamento, gli scatti di anzianità.
Facendo un po’ di conti, è come se #matteo abbia infilato la mano nelle tasche dei lavoratori pubblici e abbia sottratto loro i famosi 80 euro, spesso ricordati come la grande redistribuzione dei redditi. Certo redistribuiti come un Robin Hood alla rovescia, anzi come lo Sceriffo di Nottingham.
Ora basta, mobilitiamoci! È partita la campagna dei lavoratori della scuola per chiedere il rinnovo del contratto, continuità per gli scatti di anzianità, investimenti in istruzione. Come prima forma di pressione raccoglieremo migliaia di firme che consegneremo alla Presidenza del Consiglio”.