Il finanziamento regionale, ottenuto dal Comune di Riccia nell’ambito del POR-FESR/FSE 2014- 2020, nasce con l’obiettivo di sostenere attraverso misure di conciliazione l’incremento dell’occupazione femminile e rispondere alla necessità di conciliare i tempi di lavoro con gli impegni familiari. Si tratta di voucher finalizzati all’acquisizione di servizi in favore della prima infanzia- Sezioni Primavera, attraverso il sostegno di una quota parte dei costi relativi al servizio stesso, rivolti alle donne con figli dai 24 ai 36 mesi d’età.
L’intervento di conciliazione contribuisce a favorire il miglioramento dei tempi di vita lavoro e, al contempo, a far crescere la cultura dell’acquisizione di servizi per la prima infanzia rispetto all’utilizzo del sistema parentale.
Destinatarie della misura sono le donne inattive, disoccupate o occupate, con priorità per le donne inattive residenti in Molise, che hanno figli che compiono i 24 mesi al 30 aprile 2019 (anno solare successivo a quello di iscrizione al servizio) o, a quelli che compiano i 36 mesi al 31 dicembre 2018.
Un importante strumento verso una sempre maggiore emancipazione femminile, obiettivo che l’amministrazione comunale ha sempre perseguito e che ha visto la nascita, nel 2015, di ben due Classi Primavera consentendo a bambini al di sotto dei tre anni di età di vivere un efficace momento di preparazione e introduzione alla scuola dell’infanzia e, contemporaneamente, di rispondere a precise esigenze sociali: promuovere la scuola pubblica sin dai primi anni di vita e aiutare le donne lavoratrici alleggerendone i carichi familiari.
“L’amministrazione comunale – ha commentato l’assessore ai servizi socio assistenziali Antonella Di Domenico – ha operato e sta operando per offrire un servizio efficace ed efficiente, fondamentale per una crescita equilibrata del bambino, preparandolo così al successivo contesto educativo, e nel contempo rispondente alle esigenze di tutte quelle mamme che lavorano e che hanno necessità di lasciare i propri figli in mani fidate”. “Questo finanziamento – chiosa l’esponente dell’esecutivo – rappresenta un ulteriore aiuto a sostegno di tutte quelle donne che vorrebbero entrare nel mondo del lavoro permettendo loro di poter meglio conciliare la vita familiare con quella lavorativa”.