L’auditorium che ha accolto l’evento è stato gremito di persone, tra curiosi, parenti degli attori, autorità locali, amici delle piccole star e tanti altri spettatori attirati dalla performance dei bambini. La platea ha assistito alla recitazione de ‘A livella’ e alla rappresentazione di ‘Natale in casa Cupiello’ in religioso silenzio, rotto solo dalle fragorose risate e dagli applausi.
Il sindaco Micaela Fanelli ha sottolineato con soddisfazione come, all’auditorium delle scuole medie, si sia trattato di “una serata teatrale partecipatissima, voluta con caparbietà da un gruppo di maestre e di genitori che ha fatto registrare un ottimo impegno e risultato”.
Le scenografie, curate nei minimi dettagli e realizzate interamente dalle famiglie dei piccoli con l’utilizzo di arredi ed accessori provenienti dalle soffitte e dalle cantine e riesumati per l’occasione, hanno consegnato alla commedia la degna cornice. Gli ingredienti della recitazione dei piccoli: disinvoltura, naturalezza, spontaneità. Con la capacità sì di seguire il proprio copione, ma anche di improvvisare e rendere proprio il personaggio.
L’introduzione alle due rappresentazioni e i ringraziamenti di chiusura sono stati presentati da Monica Corlianò, ballerina della compagnia di ballo ‘Royal Dance’ che con la sua bella presenza e simpatia ha subito catturato l’attenzione di tutti. La poesia ha visto coinvolti Yoseph Mignogna nelle vesti di don Gennaro ‘scopatore’, Giuseppe Moffa in quelle del borioso e stizzoso Marchese, e Anastasia D’Avanti in quelle della malcapitata rimasta chiusa nel cimitero. La commedia tragicomica ha, invece, visto sulla scena Marco Mascia nel ruolo di Lucariè (Luca Cupiello), Giulia Ceniccola nelle vesti di Concetta, la moglie isterica, Antonio D’Avanti che ha interpretato il figlio Tommasino, Michelantonio di Cicco nel ruolo del genero Nicolino, Isabella Testa in quello di Ninuccia sua figlia, e Francesco Colangelo nelle vesti dell’amante di Ninuccia. I narratori, Mirian Mignogna, Yospeh Mignogna, Anastasia D’Avanti e Giuseppe Moffa, sono stati capaci di creare un ponte fra le porzioni di commedia messa in scena e quelle ‘tagliate’ dalla regista Daniela Saverino per problemi di tempo e scenografie.