Retromarcia sulla delibera che armava la Municipale, Gravina in Consiglio: “Abbiamo ascoltato le perplessità del mondo della scuola”

L’apertura del Consiglio Comunale odierno è stata caratterizzata dalla precisazione del sindaco di Campobasso, Roberto Gravina, in merito alla lunga discussione innescata già nella precedente seduta sulla mozione presentata e poi ritirata dal centrosinistra sulla questione ‘Scuole Sicure’.

“Alla luce delle considerazioni fatte durante la precedente seduta del Consiglio Comunale – ha dichiarato Gravina – mi corre l’obbligo di fare qualche doverosa precisazione, senza scendere in sterili polemiche. Intanto, voglio ricordare una cosa, il primo nostro interlocutore che ha portato l’Amministrazione alla modifica di quanto previsto per il progetto Scuole Sicure, è stato il mondo della scuola con tutti i suoi rappresentati, ovvero studenti e docenti in primo luogo, rispetto ai quali si è acquisita la giusta consapevolezza di come l’accostamento del termine scuola al concetto di arma non fosse né piacevole e né comprensibile. Per cui, anche se il DL che strutturò a suo tempo la forma dei finanziamenti del decreto sicurezza prevedeva che si potesse fare un intervento del tipo che avevamo inserito, come maggioranza ci siamo posti in ascolto delle perplessità giunte dal mondo della scuola e abbiamo ritenuto giusto anche modificare quanto avevamo stabilito, in totale trasparenza.

Come in totale trasparenza, del resto, – ha chiarito Gravina – questa Amministrazione ha inteso rispondere al bando, cosa invece non accaduta nel recente passato. Lo dico semplicemente per evidenziare come si critica tanto la scelta fatta, ma poco si dice sul perché in passato non si fosse elaborato nessun progetto. Come un po’ di oggettività andrebbe richiesta anche sul gioco delle percentuali destinate alle attività di sensibilizzazione previste dal progetto. Ebbene, anche in questo caso, il 5% è una percentuale prevista dalla legge e non è una scelta che poteva dettare la Giunta.

Detto ciò, ribadisco che l’Amministrazione, con un successivo atto d’impegno, provvederà a dotare comunque la polizia dell’armamento necessario perché lì dove la polizia locale viene chiamata a svolgere funzioni di ordine pubblico è giusto che possa farlo in modo consono e sicuro”.

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