L’evento sismico che lo scorso 23 agosto ha colpito l’Italia centrale ha riaperto anche in Molise il tema del sicurezza e dell’adeguamento alle norme antisismiche degli edifici pubblici, a partire da scuole e ospedali, luoghi che dovrebbero essere a norma di legge così da salvaguardare coloro che vi accedono. Proprio per queste ragioni, – scrivono in una nota stampa i consiglieri regionali Fusco, Iorio, Sabusco e Cavaliere –mutuando quanto deliberato dal Consiglio regionale del Friuli Venezia lo scorso 13 settembre, abbiamo presentato una mozione per verificare non solo la sicurezza degli edifici pubblici ma anche per incentivare interventi di adeguamento antisismico.
La chiusura delle scuole elementari di via D’Amato e via Crispi a Campobasso, lo slittamento dell’inizio delle lezioni per gli alunni delle scuole d’infanzia ed elementari della San Pietro Celestino e della San Giovanni Bosco e delle medie della Giovanni XXIII di Isernia, stesso destino toccato anche alla scuola di infanzia di Matrice, la chiusura per controlli sullo stato dell’edificio scolastico sia a Montaquila che a Capracotta, la mobilitazione di genitori e insegnanti per il plesso scolastico di Lupara, tanti casi che testimoniano una situazione molto problematica per il Molise.
Nel rapporto del 22 settembre 2016 su sicurezza, qualità e accessibilità delle scuole italiane, Cittadinanzattiva ha espresso per il Molise una decisa preoccupazione, dato che “permangano situazioni critiche o situazioni che generano dubbi circa l’opportunità e l’adeguatezza di alcuni edifici scolastici”, auspicando che “la Regione Molise renda noti il prima possibile i dati in suo possesso relativi sia alla ricostruzione delle scuole dopo il sisma ma anche relativamente alla loro situazione attuale”. Un ulteriore allarme che conferma quella situazione già messa nero su bianco dai dati censiti nell’anagrafe dell’edilizia scolastica regionale aggiornata al 8 settembre 2016, dalla quale si evince che su 357 edifici scolastici soltanto 77 sono stati progettati e/o adeguati alla normativa antisismica vigente, di questi inoltre solo 53 presentano i relativi certificati di Conformità per le costruzioni in zona sismica. In riferimento ai vincoli sismici sono 245 gli edifici che hanno la verifica sismica, mentre solo 87 hanno una relazione geologica e 74 una relazione geotecnica. Infine analizzando i dati riguardanti la costruzione dei corpi di fabbrica, si nota come circa il 40% degli edifici scolastici è stato costruito dopo il 1976, mentre il 50% rientra nella fascia dal 1921 al 1960.
D’altra parte già lo scorso 17 gennaio, all’indomani dello sciame sismico che aveva riguardato il distretto sismico Baranello-Vinchiaturo, il consigliere nazionale dei geologi e già presidente dell’ordine dei geologi del Molise Domenico Angelone aveva ribadito come in Molise “il 70% delle scuole è a rischio sismico e ugualmente gli altri edifici pubblici”. Affermazioni che riportano nella stretta attualità i risultati del rapporto Barberi del 1999 sulla vulnerabilità degli edifici pubblici, strategici e speciali della regione Molise: circa il 50% delle strutture risulta costruita prima degli anni cinquanta, addirittura il 79% prima della classificazione antisismica del 1984; su 966 edifici in cemento armato 367 sono a rischio medio alto, 125 a rischio alto.
Di conseguenza sarebbe importante avere un quadro aggiornato sulla vulnerabilità delle strutture pubbliche o aperte al pubblico nel Molise, per questo con la nostra mozione vogliamo impegnare la Giunta a censire gli edifici adeguati alla normativa antisismica e quelle che invece necessitano di interventi, così da poter predisporre un piano di intervento necessario per beneficiare di eventuali misure economiche straordinarie, come per esempio il “sisma bonus” che dovrebbe essere previsto nella prossima legge di stabilità.
Allo stesso tempo vogliamo impegnare – scrivono i consiglieri regionali Fusco, Iorio, Sabusco e Cavaliere – il Presidente e la Giunta regionale a intervenire presso il Governo centrale per valutare di ridurre l’IVA al 4% per gli interventi strutturali antisismici, nel caso in cui prevedano anche la completa demolizione e ricostruzione dell’immobile e di aumentare la detrazione dall’attuale 65% al 100% per le sole spese legate agli interventi strutturali finalizzati all’adeguamento antisismico. È importante, altresì, che la Giunta sostenga presso il Governo nazionale l’introduzione dell’obbligatorietà del fascicolo del fabbricato contenente tutte le informazioni necessarie sugli aspetti che riguardano la stabilità e la sicurezza degli edifici; tutti questi strumenti, se coniugati tra di loro, possono essere fondamentali per avviare finalmente un piano di prevenzione del rischio sismico che interessi non solo il Molise ma l’intero territorio nazionale.