“Reputo un grosso errore politico e strategico la grande ammucchiata: alimenta i Cinque Stelle”, così il consigliere comunale di ‘Laboratorio Civico’, Francesco Pilone.
“Le ultime elezioni ci mostrano come il loro elettorato provenga, per un buon 40% in Molise, da un centrosinistra disastrato. Il centrodestra – prosegue Pilone – ha retto l’urto ed il suo elettorato, deluso comunque, è rimasto in coalizione votando Lega. Paradossalmente occorre sperare che il centrosinistra si riorganizzi, si ricompatti, per “sgonfiare” i Cinque Stelle e poterci riaffermare come forza di governo moderata e democratica. O, se diviso, sempre il centrosinistra, sperare che le sue due anime possano alimentare una sana competizione al loro interno, utile a ricollocare parte dell’elettorato dai Pentastellati verso di loro. La grande ammucchiata fomenta, in questo preciso momento storico, il concetto stesso di antipolitica sul quale i pentastellati ci fanno colazione, pranzo e cena. Alimentarlo, unire in un pot-pourri di valori contraddittori una piattaforma programmatica che rappresenterebbe tutto ed il contrario di tutto, non sarebbe altro che affidare la Regione al Movimento Cinque Stelle”.
“Cosa diversa – conclude Pilone – l’adesione di singole personalità politiche, che in passato, seppur per un breve periodo, sono state funzionali alla coalizione avversa, alla casa dei moderati. La piattaforma programmatica e progettuale non viene modificata, non viene travisata. L’idea di sanità, sviluppo infrastrutturale (l’autostrada), economico e sociale si connota di quei presupposti capaci di fare da sintesi tra il movimentismo civico e la tradizione partitica di centrodestra, ampliando l’adesione a chi, singolarmente, vorrà aderirvi”.