Reddito minimo di cittadinanza, Fusco e Lattanzio: “La commissione consiliare prenda in esame la nostra proposta di legge”

Angiolina Fusco Perrella e Nunzia Lattanzio, consigliere regionali del Molise

“La discussione avviata in Commissione sulla proposta di regolamento di attuazione dell’art. 4 della L.R. n.9/2015, concernente il reddito minimo di cittadinanza, rappresenta sicuramente un primo punto di partenza per rispondere alle criticità e alle condizioni di difficoltà del territorio, una sperimentazione che, proprio per essere tale, non può dare una risposta sistemica e stabile al sistema molisano; senza le dovute e opportune basi normative si rischia di fare la medesima fine di quanto avvenuto nel Lazio, dove troviamo una legge di istituzione del reddito minimo garantito (la n. 4/2009) che dal 2010 non è più stata rifinanziata”. Lo scrivono in una nota stampa le consigliere regionali Angela Fusco Perrella e Nunzia Lattanzio.

“Per questo motivo – prosegue la nota stampa esortiamo, ancora una volta, che nella Commissione consiliare permanente si prenda in esame la nostra proposta di legge di istituzione del reddito minimo garantito, proposta protocollata esattamente un anno fa, il 29 settembre 2014, aprendo una fase di dialogo e concertazione, avviando un percorso costruttivo nel quale si è chiamati a dare una risposta concreta a quelli che sono i bisogni delle persone con disagio economico ed escluse dal mercato del lavoro.

Bisogna tener conto anche del quadro nazionale preminente, da un lato a Palazzo Chigi si sta studiando l’ipotesi di inserire nella prossima legge di stabilità un sussidio capace di riportare il beneficiario al di sopra della soglia di povertà assoluta, dall’altro sono state assegnate alle  Commissioni riunite XI Lavoro e XII Affari Sociali della Camera una serie di proposte di legge in merito: la n. 720 “Istituzione del reddito minimo di cittadinanza attiva”, la n. 1683 “Istituzione del reddito minimo garantito” e la n. 3165 “Misure di contrasto alla povertà strutturale, per il sostegno al reddito e per l’inclusione attiva”, nonché la n. 1148 “Istituzione del reddito di cittadinanza nonché delega al Governo per l’introduzione del salario minimo orario” in corso di esame nella XI commissione permanente del Senato.

La discussione e l’approvazione della nostra proposta di legge rappresenterebbe di certo un esempio di buona prassi, con il quale il Molise si allineerebbe agli indirizzi internazionali in materia, come la Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea e le priorità di intervento di Europa 2020, nel solco di quanto recentemente realizzato dal Friuli Venezia Giulia con la Legge Regionale 10 luglio 2015, n. 15 “Misure di inclusione attiva e di sostegno al reddito”. 

Solo attraverso una proposta di legge articolata – prosegue la nota stampa – sarà possibile dare stabilità e garanzie normative e finanziarie ad un intervento che, necessariamente, deve essere di ampia portata, riconoscendo altresì il lavoro realizzato dai Consiglieri regionali, le cui proposte di legge troppo spesso non vedono realizzato il proprio iter normativo, nonostante riguardino aspetti importanti del contesto sociale”.

 

 

Exit mobile version