Il presidente della Giunta, Donato Toma, e i consiglieri Nicola Eugenio Romagnuolo, Armandino D’Egidio, Paola Matteo, Antonio Tedeschi, Angelo Michele Iorio, e Massimiliano Scarabeo hanno presentato una proposta di legge regionale, la numero 27, relativa agli “Incentivi per il recupero e l’adeguamento del patrimonio immobiliare della Regione Molise”.
La Pdl, prendendo atto che il territorio molisano è classificato sismico per la presenza nel sottosuolo di tensioni sismologiche, prevede, come si legge nell’articolo 1, che la Regione contribuisca economicamente al recupero degli immobili urbani del proprio territorio attraverso la concessione di un finanziamento, in conto capitale, a quei cittadini residenti in Molise, proprietari di casa, che intendono effettuare i lavori per: miglioramento sismico mediante interventi che sino finalizzati ad accrescere la capacità di resistenza delle strutture esistenti; adeguamento degli impianti termici, elettrici ed idraulici; efficientamento energetico.
“Il beneficio – si legge nella relazione illustrativa – non contrasta con la normativa nazionale ed è cumulabile con altri incentivi. Unici vincoli per accedere al finanziamento sono: l’ISEE, che non deve essere superiore a 50 mila euro, e la rendita catastale dell’immobile, che non deve superare gli 80 mila euro. L’importo del finanziamento, di un massimo di 25 mila euro, non potrà superare il 25% dell’investimento totale, al netto delle spese tecniche, imposte e tasse”.
Il presidente del Consiglio Regionale, Salvatore Micone, ha assegnato la proposta di legge alla III Commissione Consiliare, ‘Assetto ed utilizzazione del Territorio’, per l’esame finalizzato all’espressione del parere previsto dallo Statuto della Regione Molise e dal Regolamento Consiliare.