Questione Egam, la Coalizione civica di Palazzo San Giorgio insorge: “Maggioranza imbarazzante”

“Imbarazzante la caduta del numero legale avvenuta questa mattina in Consiglio comunale a Campobasso sul tema della gestione dell’acqua pubblica”. Con queste parole la coalizione civica rappresenta quanto avvenuto durante la seduta odierna. “Una maggioranza divisa imbarazzata ed impreparata sull’argomento”, le dure parole di Coralbo, Cancellario, Pilone e Tramontano.

“Non hanno idea – proseguono gli esponenti di minoranza – su come affrontare l’argomento e soprattutto non riescono ancora a capire che questo che si sta attuando è un processo legalizzato di privatizzazione dell’acqua pubblica che avrà serie ripercussioni sulla gestione di un bene primario che determinerà una lievitazione delle tariffe”.

Dalla coalizione civica hanno inoltre precisato che “sin dalla discussione nella competente commissione, ha cercato di modificare un impianto deliberativo che di fatto esautora il ruolo del Consiglio comunale”. I Consiglieri di opposizione dettagliano come il decreto legislativo convertito in legge del governo Renzi, e la delibera della giunta Regionale numero 285 del 15/06/2015 di fatto espropriano il Consiglio comunale di ogni suo potere, specificando che proprio nel dispositivo regionale si sottolinea che in caso di silenzio o mancata adesione al costituendo organismo da parte dell’organo consiliare, quest’ultimo può essere commissariato dalla stessa Regione Molise.

“Di fatto – dicono ancora Coralbo, Cancellario, Pilone e Tramontano – i rappresentanti eletti dai cittadini non possono scegliere cosa sia più giusto per la propria città, e si costringe quindi le amministrazioni locali ad aderire ad un progetto di privatizzazione del bene primario che di fatto condurrà ad un pesante innalzamento delle tariffe dell’acqua. “Questa maggioranza deve rompere il muro del silenzio – concludono i quattro consiglieri della coalizione civica – il sindaco Battista/Iacobucci deve riappropriarsi del proprio ruolo difendendo il territorio campobassano ma soprattutto evitando di sacrificare sull’altare dell’obbedienza di partito i suoi concittadini”.

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