Prevenzione: l’arma più efficace per sconfiggere il cancro. Il tema al centro dell’incontro promosso dalla Cattolica

Lo scenario dell’oncologia evolve e muta rapidamente. In Italia, i pazienti con alle spalle un’esperienza di cancro continuano ad aumentare – erano meno di un milione e mezzo all’inizio degli anni ’90, 2 milioni e 250mila nel 2006, circa 3 milioni e 130mila nel 2016 – mentre per la prima volta si registra un calo dei decessi e sempre più persone convivono per anni con un tumore.

La prevenzione continua ad essere l’arma più efficace per sconfiggere queste patologie, per questo la Fondazione “Giovanni Paolo”, l’Associazione Culturale “Insieme” e l’Associazione “Amici della Cattolica” hanno organizzato lo scorso 26 aprile a San Giuliano del Sannio una conferenza informativa sulla prevenzione e cura dei tumori al seno e ai polmoni.  

“Di prevenzione, c’è bisogno e come, a partire dagli stili di vita”, ha commentato il Direttore Generale Mario Zappia nell’introdurre i lavori  “dal  Rapporto Osservasalute 2017,  pubblicato qualche giorno fa, nel quale – ha proseguito – emerge chiaramente che  purtroppo  aumentano gli obesi e non diminuiscono i fumatori, cresce il consumo di alcolici, aumenta di percentuali ancora minime l’attitudine al movimento fisico e allo sport. Noi crediamo molto nella prevenzione. I nostri medici vivono la professione come una missione per questo siamo qui questa sera grati agli organizzatori per averci invitato”.

Purtroppo ancora molti italiani ignorano l’importanza di uno stile di vita sano: i fumatori sono il 22% dei cittadini con più di 15 anni (il 27,3% degli uomini e il 17,2% delle donne); il 45,1% della popolazione (over 18) è in eccesso di peso (35,3% in sovrappeso, 9,8% obeso), il 15,7% consuma alcol in modo eccessivo, il 39,2% è sedentario (pari a circa 23 milioni di persone).

La professoressa Giuseppina Sallustio ha introdotto le relazioni scientifiche, ricordando i concetti fondamentali della prevenzione e diagnosi precoce dei tumori femminili, in particolare del tumore al seno. “Oggi esistono strumenti diagnostici sempre più precisi – ha affermato Matteo Ciuffreda, medico radiologo specialista in senologia – questa patologia purtroppo è in costante aumento, ma fa meno sempre paura: grazie ai nuovi trattamenti più efficaci e mirati, infatti, sono oltre l’80 per cento le pazienti  guariscono completamente, è importantissima la prevenzione primarie e secondaria”.

“Oggi  pratichiamo una chirurgia conservativa. – ha spiegato il Francesco Palumbo, Chirurgo Senologo – Il chirurgo cerca di preservare il più possibile l’integrità del seno. Grazie alle nuove  tecniche  può essere risparmiata la mammella, che un tempo veniva sempre e completamente asportata anche per un tumore di piccole dimensioni. Oggi anche i linfonodi ascellari possono essere salvati grazie alla tecnica della biopsia del linfonodo sentinella. Viene prelevato in maniera mirata un solo linfonodo, che viene esaminato esaustivamente: se questo è sano non vi è necessità di asportare gli altri linfonodi. Lo svuotamento ascellare viene effettuato solo quando il linfonodo sentinella è interessato dalla malattia”.

Grande partecipazione da parte della Comunità di San Giuliano, la sala del Centro Sociale era gremita. Soddisfazione manifestata anche dal Presidente dell’Associazione “Insieme”, Emanuele Cappella, e dal coordinatore degli Amici della Cattolica, Geremia Carugno”. Le associazioni che da oggi hanno avviato una collaborazione strutturale con l’obiettivo di promuovere la “cultura della salute”.

 

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