Il dottor Pietro Modugno, Responsabile UOS di Chirurgia della Fondazione “Giovanni Paolo II”, ha iniziato la sua relazione parlando della malattia di gran lunga più frequente delle arterie: l’aterosclerosi che è determinata dal deposito, all’interno dell’arteria, di materiali diversi, come grasso (colesterolo), cellule morte etc.
Se le arterie si indeboliscono troppo, a causa dell’aterosclerosi, possono dilatarsi. Questo può avvenire in qualsiasi arteria, ma il più delle volte a essere colpita è l’aorta. Quando l’aorta si dilata molto si forma l’aneurisma. Solitamente l’aneurisma non fa male, però è molto pericoloso, perché anche se non provoca dolore, può rompersi all’improvviso con conseguenze molto gravi (morte per emorragia). Per questo gli aneurismi devono essere operati prima che diano disturbi o comunque quando vengono scoperti. Questo avviene spesso in occasione di accertamenti ecografici.
Interventi chirurgici di questo tipo sono ad alta complessità e possono essere eseguiti solo in centri specializzati. I successi ottenuti in questi anni dall’Equipe di Chirurgia Vascolare sono dovuti anche alla presenza di Medici anestesisti altamente specializzati e qualificati. Dopo la relazione si è instaurato un vivace dibattito con domande e interventi a cui il relatore ha prontamente risposto.