È stata presentata la proposta di legge regionale sulla prevenzione e il contrasto al fenomeno del bullismo. Il consigliere Micone, firmatario della proposta, si sofferma sull’importanza dello strumento legislativo che consentirà una seria ed attenta prevenzione del fenomeno nella nostra Regione. “Negli ultimi anni – dice Micone – i fenomeni del bullismo e del bullismo informatico o cyberbullismo hanno assunto dimensioni importanti in termini di diffusione tali da sollevare, oltre l’opinione pubblica, un interessamento del legislatore nazionale che è in procinto di adottare un testo normativo volto alla definizione dell’approccio e della gestione del fenomeno stesso. Il bullismo – prosegue – è un fenomeno estremamente complesso e articolato; il termine deriva dalla parola inglese bullying, (to bull) che significa usare prepotenza, maltrattare, intimidire, intimorire. Esso viene definito come una forma di oppressione fisica o psicologica messa in atto da una o più persone (bulli) nei confronti di un altro individuo, percepito come più debole (vittima); tale fenomeno è caratterizzato da intenzionalità, sistematicità e asimmetria tra i soggetti coinvolti e trova la sua principale collocazione all’interno del contesto scolastico. Il bullismo può essere collegato ad un insieme di fattori personali, familiari, sociali e scolastici ed è sempre più facilmente amplificato dalle complesse dinamiche collegate ai social network e alla comunicazione digitale in Rete. Con il termine cyberbullismo vengono indicati atti di bullismo e di molestia effettuati da minorenni tramite mezzi elettronici come l’e-mail, la messaggistica istantanea, i blog, i telefoni cellulari o i siti web”.
“Gli atti di bullismo – riflette Micone – provocano gravi conseguenze anche e soprattutto dal punto di vista psicologico, portando in molti casi all’insorgenza di depressione, disturbi d’ansia, fino a casi estremi di suicidio. E’ evidente, poi, che traumi vissuti nell’infanzia e nell’adolescenza possono influire negativamente anche sul livello di educazione e occupazione, nonché sulle relazioni sociali dell’età adulta. La Proposta di legge regionale da me sottoscritta, mira, data la rilevanza sociale del fenomeno e l’attenzione ad esso rivolta altresì dal legislatore nazionale ed in linea con quest’ultimo, a dettare disposizioni volte a conferire alla Regione un ruolo attivo nella prevenzione e nel contrasto ai fenomeni del bullismo e del cyber bullismo attraverso il finanziamento e la promozione di strumenti di prevenzione e sensibilizzazione sul territorio regionale. Obiettivo primario della proposta di legge è, infatti, la centralità del benessere psicofisico dei bambini e degli adolescenti e conseguentemente delle loro famiglie attraverso un approccio multidisciplinare da parte delle Istituzioni coinvolte che fungono da osservatorio sui predetti fenomeni con l’obiettivo precipuo di monitorare e realizzare fattive azioni di contrasto alla loro diffusione nella società.
La Regione Molise pertanto, in un ottica di centralità della persona umana e del bambino in particolare, con tale proposta di legge decide di programmare, strutturare e finanziare azioni di sensibilizzazione e di informazione, iniziative di carattere culturale, sociale, ricreativo e sportivo, corsi di formazione e programmi di assistenza, recupero e gruppi di supporto, sul presupposto che, – conclude Micone – agire in via di prevenzione sia il più efficace mezzo di contrasto ad atti di bullismo e cyber bullismo”.