“Il Molise rischia davvero di perdere il presidio di Polizia ferroviaria presente alla stazione di Campobasso?” È la domanda che l’onorevole Annaelsa Tartaglione pone al ministro dei Trasporti in una interrogazione parlamentare depositata ieri sera a Montecitorio.
Ipotesi, secondo l’esponente di Forza Italia, assolutamente da evitare, per tale motivo ha invitato ufficialmente il governo a riconsiderare un’eventuale decisione che andrebbe a danneggiare ulteriormente il territorio, esponendolo a seri rischi dal punto di vista della sicurezza e non solo.
“Il presidio presente nel Capoluogo – si legge nel testo – oggi svolge una fondamentale attività di prevenzione e controllo, vista anche la già attuata chiusura della postazione Polfer di Isernia”.
Ha il compito di coprire l’intera tratta Campobasso-Isernia-Venafro-Cassino, il presidio più vicino, infatti, è proprio quello situato nella città laziale, che dista ben 100 chilometri dal Campobasso.
Non si può non considerare che tanti sono oggi i pendolari molisani che raggiungono la Capitale in treno e che le stazioni ferroviarie, purtroppo spesso al centro di spiacevoli episodi di cronaca, meritano un’attenzione particolare e costante.
“La sicurezza – conclude Annaelsa Tartaglione – è un diritto fondamentale che lo Stato deve garantire a tutti i cittadini, ancora di più in territori che presentano difficoltà. E ciò deve sempre prevalere su ragioni di tipo ragionieristico ed economico”.