Presentata a Roma la ricerca Anci su le donne amministratrici. Riccia, comune “rosa”, presente all’appuntamento

Le assessori Santopuoli e Di Domenico

Una giornata per riflettere sul ruolo delle donne in politica e, più in generale, nella società contemporanea. Ieri mattina, giovedì 21 aprile, a Roma nella nuova aula del palazzo dei gruppi parlamentari l’Anci ha convocato gli “Stati generali dell’amministratrici”, incentrati sul tema: “Come cambia il potere grazie alle donne”. Con l’occasione sono stati presentati i risultati di una ricerca condotta dalla stessa associazione.

Dopo 115 anni dalla fondazione dell’Anci e a 70 anni dall’introduzione del suffragio universale, l’associazione che raggruppa i comuni italiani ha così voluto celebrare lo storico passaggio che sancì il definitivo ingresso dell’universo femminile anche nell’arena politica. L’amministrazione comunale di Riccia, fortemente caratterizzata dal colore rosa, vista la massiccia presenza femminile in giunta e in consiglio, non poteva mancare a questo appuntamento. E così, ad ascoltare le relazioni della presidente della Camera Laura Boldrini e degli ex ministri Stefania Prestigiacomo e Livia Turco, c’erano la sindaca Micaela Fanelli e le assessore Mariapina Santopuoli e Antonella Di Domenico.

Un momento importante di riflessione per comprendere il faticoso cammino compiuto in settantanni di vita repubblica” nota il sindaco Fanelli. L’assessore Santopuoli ricorda come, tra i temi discussi, ci siano stati “l’emancipazione femminile dal dopoguerra ad oggi e la presenza delle donne nelle arene decisionali. Oggi – ricorda l’assessore – circa il 30% degli amministratori sono donne, e oltre mille sono le sindache (nel 1986 erano solo 145). Gli assessori donna sono circa un terzo del totale”.E il fatto che negli esecutivi municipali, la maggior parte delle donne ha deleghe in politiche sociali, istruzione e pari opportunità la dice lunga sulla qualità dell’impegno femminile”, chiude l’assessore Di Domenico.

Altri argomenti dibattuti il diritto al lavoro per le donne e, soprattutto, la necessità di politiche che consentano di conciliare lavoro e maternità.

Numerosi gli spunti di riflessione anche sull’urgenza di politiche effettive per la lotta alla violenza sulle donne.

Un cammino importante, dunque, quello compiuto dalle donne. Che, tuttavia, non deve certo fermarsi qui.

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