“Il Presidente-commissario è sempre più in preda ad un delirio di onnipotenza”. Così i consiglieri regionali del M5S dopo il voto sul Pos dello scorso lunedì.
“Il Consiglio regionale, – proseguono – che è stato più volte umiliato da Toma, ha chiesto chiaramente la revoca del Piano operativo sanitario. Un piano adottato con un atto di imperio, senza alcuna concertazione, e che porterebbe allo smantellamento definitivo della sanità pubblica a vantaggio dei privati, regionali e non solo. Di tutta risposta, il ‘sovrano assoluto’ dichiara di voler andare dritto per la sua strada, rigettando le richieste dell’Assise e l’ormai sacrosanto invito alle dimissioni.
Di fronte a questo scenario surreale, dell’uomo solo al comando che ignora impunemente la volontà popolare – rappresentata dalla maggioranza che in Consiglio lo ha mandato sotto più e più volte – tutti hanno il dovere morale di opporsi. In particolare, pensiamo alla Conferenza dei sindaci, uno degli organismi deputati a redigere pareri sul Pos. Ci aspettiamo che l’invito del sindaco Gravina non cada nel vuoto e che la Conferenza impugni ufficialmente il Piano sanitario.
Dal canto nostro, continueremo a dare battaglia in Consiglio regionale, dove Toma non ha più i numeri da tempo. Stiamo infatti valutando la possibilità di chiedere all’Assise regionale di impugnare il Pos anche davanti al Tar. Non la daremo mai vinta a chi ha l’arroganza di ignorare le richieste dell’intera popolazione molisana”.
“Non ci arrenderemo mai all’idea che – concludono i 5 Stelle – la sanità in Molise sia ostaggio degli interessi dei privati, un business che non tutela l’interesse pubblico ma ingrossa la tasche di pochi. Né permetteremo che i cittadini si trasformino in bancomat da svuotare, in freddi numeri. Chiediamo ora ai sindaci un segnale di responsabilità: dimostrate di stare dalla parte dei cittadini e non con chi intende privatizzare la nostra sanità”.