Porto d’armi e immigrazione. A seguito di mirate attività investigative e dei controlli a tappeto della Questura, sono state eseguite 16 espulsioni, di cui una con trattenimento presso un Centro di Permanenza per il Rimpatrio e 15 espulsioni con Ordine di lasciare il territorio dello Stato entro 7 giorni. Emessi 15 nulla osta al lavoro, 10 nulla osta al ricongiungimento familiare e 200 permessi di soggiorno da parte dell’Ufficio Immigrazione. Contestualmente ne sono stati revocati 30 e rifiutati 6. Continua incessante l’attività l’amministrativa svolta dagli agenti della Polizia Amministrativa e dell’Ufficio Immigrazione della Questura di Campobasso.
Riguardo la detenzione di armi nell’ultimo mese sono state monitorate circa 150 pratiche, allo scopo di verificare la sussistenza del requisito minimo necessario per il possesso di un’arma, ovvero la certificazione medica prevista dall’articolo 38 del TULPS. Dal monitoraggio effettuato sono derivate numerose diffide ad adempiere gli obblighi di legge, in base a quanto disposto dalla normativa vigente. Sono proseguite anche le verifiche sui titolari di porto d’armi al fine di appurare il rispetto di quanto disposto dal comma 3 dell’art. 11 del TULPS: “le autorizzazioni devono essere revocate , in tutto o in parte, le condizioni alle quali sono subordinate e possono essere revocate quando sopraggiungono o vengono a risultare circostanze che avrebbero imposto o consentito il diniego dell’autorizzazione”. Dai controlli sinora svolti, sono stati accertati due casi di irregolarità, in relazione ai quali si sta procedendo alla revoca dell’autorizzazione ed elevate diverse sanzioni amministrative.
Carola Pulvirenti