Sulla stessa linea, martedì 23 settembre, presso l’aula Magna della Scuola Allievi Agenti “Giulio Rivera” di Campobasso, questa Organizzazione Sindacale unitamente alla Consigliera di Parità della Regione Molise, Dottoressa Giuditta LEMBO, ha organizzato un seminario, rivolto agli appartenenti della Polizia di Stato, dal tema: “la violenza di genere, con particolare riferimento al femminicidio ed al codice rosa”, dove ci sarà la straordinaria presenza, in qualità di relatrice, della stimata Dottoressa Vittoria DORETTI che interverrà unitamente ad una rappresentanza della task force della provincia di Grosseto (Dottoressa Chiara MARCHETTI ed Ispettore Sup. S.U.P.S. Dott. Paolo BISCHERI) impegnata da diverso tempo e sempre in prima linea contro la violenza sulle donne con ottimi risultati.
Dopo i saluti istituzionali sarà il Segretario Generale del CO.I.S.P. Franco MACCARI ad aprire i lavori.
Il Coips ringrazia il Direttore della Scuola Allievi Agenti, Dr.ssa Maria Bruna OLIVIERI, che per tale iniziativa ha concesso l’uso dell’Aula Magna di quell’Istituto d’Istruzione, da poco rimodernata e dotata di uno schermo gigante principale con due video riproduttori inseriti nel mezzo della platea per facilitare la visione e l’apprendimento di filmati e/o presentazioni inviate a scopo didattico.
Saranno presenti, oltre ai tanti Poliziotti effettivi nella Regione ed ad una cospicua parte dei nuovi Agenti, frequentatori del 189° Corso, anche il nuovo Questore di Campobasso Dott. Raffaele PAGANO ed il nuovo Questore di Isernia Dott. Armando NANEI.
Lo scopo che intendiamo raggiungere è quello principale di aggiornare il personale della Polizia di Stato in servizio presso questa Regione Molise e di sensibilizzare le Istituzioni e l’opinione pubblica sul tema della violenza sulle donne, la cui tangibile crescita pone seri interrogativi sulle cause da ricondursi verosimilmente ad una crisi di valori morali ed educativi che, nonostante l’emancipazione femminile, ha determinato un venir meno del rispetto per il ruolo insostituibile della donna nell’ambito familiare e lavorativo, una diminuzione della dignità sociale, tale da rappresentare una forma di emergenza criminale a forte impatto sociale.
Le conseguenze, infatti, del “femminicidio” e di tutti gli altri reati ad esso connessi (stalking, maltrattamenti in famiglia, etc.) danno luogo ad una spirale di eventi negativi che turbano la tranquillità sociale e creano un senso di paura non solo nelle Vittime, ma anche nell’intera collettività.