Il Consiglio comunale tornerà a riunirsi venerdì 13 marzo 2015 e, tra gli altri argomenti, si discuterà anche del regolamento per il ‘Funzionamento delle Commissioni Consiliari Permanenti’, che non piace agli esponenti dei Democrazia Popolare, Francesco Pilone e Marialaura Cancellario, i quali attraverso una nota stampa affermano: “Non possiamo fare a meno di denunciare una vergognosa operazione di maquillage che, tra le tante cose, va ad eliminare un importante principio di coerenza e lealtà che nel nuovo regolamento viene completamento cassato”.
Pilone e Cancellario, nel comunicato stampa, ricordano che “nel 2008, su proposta dello stesso attuale capogruppo di Democrazia Popolare, fu approvato con 29 voti favorevoli e uno contrario un emendamento al regolamento comunale per il funzionamento delle Commissioni Consiliari Permanenti, che di fatto andava a sanare un vulnus regolamentare in materia di ‘cambi di schieramento’: il Consigliere comunale che dichiara oralmente durante una seduta di un’assise o per iscritto al Presidente del Consiglio di fuoriuscire dalla coalizione di appartenenza (maggioranza o minoranza) o che aderisce ad un gruppo consiliare appartenente alla coalizione diversa da quella del gruppo dal quale proviene, decade automaticamente da componente delle Commissioni Consiliari di cui è membro. Nella prima seduta utile di Consiglio Comunale – prosegue la norma – l’Assise civica ne prende atto procedendo alla sua surroga così come previsto dal regolamento per il funzionamento delle Commissioni Consiliari”.
“Questo emendamento – proseguono Pilone e Cancellario – andava ad assumere una certa rilevanza se si tiene conto del fatto che la legge stabilisce come all’interno delle Commissioni vada garantito un rapporto di forza proporzionato tra maggioranza e opposizione che il nostro Regolamento definisce in 5 (maggioranza) a 3 (minoranza). Se si verificano passaggi di schieramento senza contestuali dimissioni (che di prassi dovrebbero essere eticamente avanzate) si profila un mancato rispetto dello Statuto con il conseguente rischio di illegittimità degli atti licenziati. Con il nuovo Regolamento tutto questo viene azzerato, vanificando la tutela di un principio non solo etico ma anche di pratica gestione amministrativa”.
“I sottoscritti consiglieri Pilone e Cancellario – conclude il comunicato stampa –, dopo aver lottato con tutte le loro forze in seno alla Commissione di pertinenza in relazione a questo argomento, comunicano che in sede di discussione della proposta regolamentare in Consiglio comunale, presenteranno un emendamento per ripristinare il concetto cassato, invitando tutti i Consiglieri comunali a riflettere sulla questione nella speranza di un’unanime convergenza sul reinserimento della norma”.