“La mia opposizione alla chiusura – fa sapere Perretta – deriva da una sola motivazione: a che serve rendere pedonale un’area che, in quanto tale, diventa il simbolo della desertificazione e del degrado di un’area centrale? Ci sono parchi a Campobasso che se ben organizzati possono diventare un fiore all’occhiello per la città ed essere fonte di servizi per chi ama passeggiare a piedi, lontano dallo smog. Il tutto senza aggravare o contrapporsi alle esigenze di chi, in centro, ha attività commerciali”.
“Capisco anche l’esigenza, da parte di Colagiovanni e Battista – prosegue – di realizzare le promesse elettorali. Allora, senza andare troppo per le lunghe, mi rivolgo ai due esponenti dell’esecutivo e chiedo: sarebbe quanto meno possibile rendere attrattiva quella zona da indurre i pedoni a sostare e vivere Piazza Prefettura?”.
Per l’esponente di Palazzo San Giorgio “la Piazza più discussa di Campobasso oggi resa pedonale, è in condizioni inaccettabili”.
“Secondo la Giunta Battista – dice ancora Perretta – i cittadini potrebbero portare i loro figli a giocare in quello spazio immenso fatto di pavimentazione dissestata, pozzanghere d’acqua, angoli lasciati nell’abbandono più totale e, nel mezzo a questo stato, il nulla. O meglio, una serie di attività commerciali penalizzate dalla decisione dei nostri geni del rilancio campobassano. E allora mi chiedo: qual è stata la vera motivazione che ha spinto l’esecutivo del centrosinistra a prendere questa decisione che non porta vantaggi a nessuno? Perché i cittadini non hanno alcun interesse a sostare in quell’area pedonale, priva di tutto e peraltro in condizioni pietose, mentre i piccoli commercianti sono sempre più vittime della crisi economica accentuata dalle decisioni politiche che vengono prese senza programmazione e senza pensare alle conseguenze. La domanda mi viene spontanea: vista la storia passata del centrosinistra, siamo sicuri che gli interessi di maggiore affluenza ai centri commerciali non siano alla base – conclude – di scelte politiche volte ad indebolire il tessuto economico del centro città?”.